beni di consumo
Bilanci aziende secondo trimestre, confronto Europa - USA
3 Settembre 2014 09:40
ando le trimestrali delle aziende europee e americane emergono almeno cinque punti di riflessioni utili per gli investitori. Sebbene la stagione dei bilanci del secondo trimestre 2014 non sia ancora finita, ben il 92% delle imprese europee e il 97% di quelle statunitensi hanno già pubblicato i dati.
Dallo scorso 8 luglio, quando la società USA Alcoa ha dato il via alla stagione degli utili del secondo trimestre, l'indice Stoxx 600 delle azioni europee risulta praticamente piatto (sebbene a fronte di un incremento della volatilità). Premesso tutto questo, ecco le cinque conclusioni da trarre da queste trimestrali.
Innanzitutto, oltre la metà (per la precisione quasi il 60%) dei profitti delle imprese europee si sono attestati al di sopra o in linea con il consenso degli analisti. Tuttavia, in base alle ultime proiezioni degli esperti di Borsa, la crescita degli utili 2014 delle imprese europee quotate dovrebbe raggiungere il +6% mentre negli Stati Uniti dovrebbe toccare il +8%. Quindi, contrariamente alle previsioni di inizio anno, i profitti delle corporation negli Stati Uniti risultano migliori che in Europa.
La crescita del PIL più forte del previsto e una maggiore dinamica delle multinazionali hanno permesso alle imprese USA nell’84% dei casi di registrare profitti superiori o in linea con il consenso.
La terza conclusione riguarda invece il settore bancario che ha riportato buoni risultati sottostanti: tuttavia le stime sugli utili dell’intero 2014 sono state riviste al ribasso. Negli Stati Uniti e in Europa, più oltre il 50% delle banche ha registrato un utile ricorrente al di sopra delle aspettative ma, nonostante questo, le previsioni degli EPS (gli utili per azioni) 2014 sono state tagliate 5% a causa di problemi legali.
Per quanto riguarda invece i beni di consumo primari e le utilities, entrambi i settori, nel loro insieme, hanno espresso un secondo semestre robusto. Dopo una sensibile sovraperformance da inizio anno, le utilities non hanno deluso le aspettative ed hanno pubblicato dati di bilancio per il secondo trimestre molto solidi. Anche il settore dei beni di prima necessità ha nel complesso battuto le aspettative, con l'eccezione del segmento del tabacco.
Deludenti, e siamo alla conclusione numero cinque, infine i settori industrie di base, quello automotive e quello sanitario. Le attività di M&A (fusioni e acquisizioni) hanno determinato una forte performance di mercato per le aziende sanitarie nonostante i loro risultati trimestrali siano stati con luci e ombre. I settori globali ciclici, come le industrie di base e l’auto, hanno riportato risultati al di sotto delle aspettative di consenso in Europa, ma non negli Stati Uniti.
Dallo scorso 8 luglio, quando la società USA Alcoa ha dato il via alla stagione degli utili del secondo trimestre, l'indice Stoxx 600 delle azioni europee risulta praticamente piatto (sebbene a fronte di un incremento della volatilità). Premesso tutto questo, ecco le cinque conclusioni da trarre da queste trimestrali.
Innanzitutto, oltre la metà (per la precisione quasi il 60%) dei profitti delle imprese europee si sono attestati al di sopra o in linea con il consenso degli analisti. Tuttavia, in base alle ultime proiezioni degli esperti di Borsa, la crescita degli utili 2014 delle imprese europee quotate dovrebbe raggiungere il +6% mentre negli Stati Uniti dovrebbe toccare il +8%. Quindi, contrariamente alle previsioni di inizio anno, i profitti delle corporation negli Stati Uniti risultano migliori che in Europa.
La crescita del PIL più forte del previsto e una maggiore dinamica delle multinazionali hanno permesso alle imprese USA nell’84% dei casi di registrare profitti superiori o in linea con il consenso.
La terza conclusione riguarda invece il settore bancario che ha riportato buoni risultati sottostanti: tuttavia le stime sugli utili dell’intero 2014 sono state riviste al ribasso. Negli Stati Uniti e in Europa, più oltre il 50% delle banche ha registrato un utile ricorrente al di sopra delle aspettative ma, nonostante questo, le previsioni degli EPS (gli utili per azioni) 2014 sono state tagliate 5% a causa di problemi legali.
Per quanto riguarda invece i beni di consumo primari e le utilities, entrambi i settori, nel loro insieme, hanno espresso un secondo semestre robusto. Dopo una sensibile sovraperformance da inizio anno, le utilities non hanno deluso le aspettative ed hanno pubblicato dati di bilancio per il secondo trimestre molto solidi. Anche il settore dei beni di prima necessità ha nel complesso battuto le aspettative, con l'eccezione del segmento del tabacco.
Deludenti, e siamo alla conclusione numero cinque, infine i settori industrie di base, quello automotive e quello sanitario. Le attività di M&A (fusioni e acquisizioni) hanno determinato una forte performance di mercato per le aziende sanitarie nonostante i loro risultati trimestrali siano stati con luci e ombre. I settori globali ciclici, come le industrie di base e l’auto, hanno riportato risultati al di sotto delle aspettative di consenso in Europa, ma non negli Stati Uniti.
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