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Bitcoin Litecoin e Dogecoin: CheapAir punta sulle valute digitali

16 Settembre 2014 09:05

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cino di un’ipotetica economia del futuro dominata dal Bitcoin corrisponde la giustificata ansia sulla sicurezza e sulla possibile pericolosità di una moneta virtuale, la cui tracciabilità è completamente diversa dalle abitudini del passato. Per questo la valuta digitale creata nel 2009 da un anonimo conosciuto con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto non ha ancora generalmente avuto un forte impatto sui mercati online.

In Bitcoin ha creduto CheapAir, agenzia viaggi low cost che dallo scorso novembre ha completamente sdoganato la moneta virtuale per prenotare voli, hotel e treni. Il Bitcoin per i clienti CheapAir è diventato un passepartout delle prenotazioni online e l’azienda ha visto decollare il proprio fatturato a 1,5 miloni di dollari, un successo oltre le stime del CEO Jeff Klee. La società non è la sola ad aver adottato la valuta digitale e a seguirla sono state società del calibro di Expedia, Dell e sembrerebbe che anche eBay sia in procinto di permettere accettare il Bitcoin.

Anche il network televisivo americano Dish Network ha deciso di seguire questo nuovo trend e lo ha fatto celebrando l’avvenimento con un documentario intitolato “Life on Bitcoin” che segue la vita di due giovani sposi che, per i primi 90 giorni del loro matrimonio, hanno dovuto cavarsela facendo ricorso esclusivamente alla moneta digitale, senza poter utilizzare altre forme di pagamento. Mentre le società, soprattutto quelle che operano online, stanno valutando il possibile utilizzo del Bitcoin, CheapAir è intenzionata a bruciare le tappe e ad avvantaggiarsi rispetto ai competitor.

Jeff Klee, CEO della Compagnia, ha infatti deciso di consentire il pagamento anche attraverso Litecoin e Dogecoin, fratelli minori della più nota moneta virtuale. In rete sono nate più di 60 valute digitali, tra cui Litecoin al momento è al primo posto e vale 23 dollari: si tratta di una moneta peer-to-peer che permette pagamenti istantanei a favore di un destinatario. Lanciato nel 2011, è tecnicamente simile al Bitcoin ed è caratterizzato da un sistema non centralizzato, in cui gli individui controllano direttamente i propri movimenti finanziari. Rispetto al Bitcoin, assicura una maggiore frequenza nella conferma delle transazioni e una migliore efficienza nella conservazione dei dati. Il Dogecoin è invece al settimo posto del Coin Market Cap, ma sta conquistando sempre più seguaci anche grazie a un “luogo deputato”, la community Dogemarket su Reddit, dove si possono comprare e vendere non solo monete virtuali ma anche oggetti reali.

Jeff Klee sembra convinto e fiducioso nella sua strategia e dichiara la sua fiducia ed il suo supporto allo sviluppo di valute alternative, tra cui quelle digitali che sembrano particolarmente promettenti. C’è da ricordare infatti che il principale vantaggio delle monete virtuali risiede nella possibilità per le Compagnie di abbattere i costi delle normali transazioni bancarie. Una caratteristica importante che, nel caso di uno sviluppo sostenibile a livello globale, potrebbe mettere i classici istituti di credito in competizione con un sistema basato su algoritmi e tecnologia, in un mondo che sposta il suo baricentro economico sulla rete ed il business online.

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