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Sempre al top l’appeal della gestione Svizzera

23 Settembre 2014 15:40

financialounge -  gestione private banking settore bancario svizzera
tenze internazionali sul fisco e l’assalto al muro del segreto bancario sferrato dagli Stati Uniti e dall’Europa.
Nonostante questi due ostacoli che potevano sembrare insormontabili, il settore finanziario elvetico ha chiuso il 2013 in forma smagliante.
In base ai dati resi noti dall’ASB, l’Associazione svizzera dei banchieri, infatti, gli istituti elvetici hanno chiuso il 2013 con profitti in rialzo del 3,1% a quota 60,8 miliardi di franchi (pari a circa 50,6 miliardi di euro). Ancora più brillante la performance relativa ai patrimoni in gestione passati da 5.800 miliardi di franchi a 6.136 miliardi (+340 miliardi in un anno pari al +5,9%).
Una nota del report annuale dell’ASB, fa presente che una parte consistente dei nuovi volumi deriva da flussi di investitori provenienti dai mercati emergenti, in particolare dall’America Latina e dall’Europa Orientale.

Grazie anche a queste nuove sottoscrizioni, la percentuale di capitale estero nei patrimoni in gestione in Svizzera è rimasta invariata intorno al 50% consentendo alla piazza finanziaria elvetica di confermarsi leader mondiale nel private banking con una quota di mercato nel settore pari al 26%. Queste performance confermano l’attrattiva che continuano a esercitare le banche e gli asset manager di Berna a livello internazionale.
Grazie al loro immutato livello reputazionale, marchi prestigiosi del calibro di Credit Suisse, GAM, Pictet, Swiss & Global, Vontobel e UBP assicurano prodotti e servizi offerti alla clientela che si collocano sui più elevati standing qualitativi.
Caratteristiche costruite in decenni di esperienze sui mercati finanziari di tutto il mondo nel corso dei quali questi asset manager hanno dimostrato non soltanto di saper amministrare al meglio i capitali loro affidati, ma anche di adattare nel tempo il concetto di gestione alle nuove esigenze degli investitori e delle famiglie.

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