A2a
Milano fa la spending review con le lampade a LED
3 Ottobre 2014 15:30
ita a Milano avrà notato nelle ultime settimane un frenetico via vai dei tecnici di assistenza di A2a (società municipalizzata partecipata dal comune di Milano e responsabile dell’illuminazione pubblica del capoluogo lombardo) occupati a rimpiazzare i fari dei lampioni cittadini con lampade a LED.
Si calcola che siano già mille le vie di Milano, rispetto alle 4.100 complessive (per un totale di oltre 141 mila punti luce), in cui l’operazione è stata già condotta con successo e, secondo la tabella di marcia, si dovrebbe riuscire a coprire l’80% della strade cittadine prima dell’inizio di Expo 2015.
Obiettivo di questa improvvisa "task force" è il risparmio energetico a fronte di una maggiore resa luminosa. I LED, infatti, garantiscono in media una migliore illuminazione con un ciclo di vita molto più lungo rispetto alle lampade tradizionali (fino a 5 volte di più). Per quanto riguarda i costi, invece, il comune di Milano conta di tagliare la bolletta della luce del 2015 a 32 milioni di euro (dai 42 milioni previsti per quest’anno) per poi passare ai 29 milioni annui dal 2016.
Per A2a si tratta di un investimento da 38 milioni che però le permetterà di centrare alcuni importanti obiettivi. Con questa iniziativa, A2a pone l’illuminazione di Milano all’avanguardia mondiale, sullo stesso piano cioè di città come Los Angeles, Oslo e Stoccolma, leader mondiali in questo campo. A2a è inoltre già un provider a 360 gradi di servizi ambientali e tramite questo progetto avrà in portafoglio un biglietto da visita ancora più prestigioso da spendere nell’ambito della sua offerta: questa innovativa tecnologia verrà proposta ad altre città a cominciare da Brescia, anch’esso comune azionista di A2a.
D’altra parte le lampadine tradizionali risultano sempre più sostituite dalle lampadine a LED. Come dimostrato i dati raccolti dall’indagine condotta da una società specializzata sul mercato delle lampadine a LED in Cina, Germania, Regno Unito e Stati Uniti, rispetto ad un anno fa, le vendite sono aumentate a due cifre in tutti i paesi oggetto del sondaggio. Inoltre, i prezzi per le lampadine a LED equivalenti a 60 watt sono scesi mediamente di un quarto nel Regno Unito e di oltre un terzo in Cina: un livello di costo che invoglia i clienti a preferire l’acquisto di LED anziché quello di lampadine tradizionali.
Si calcola che siano già mille le vie di Milano, rispetto alle 4.100 complessive (per un totale di oltre 141 mila punti luce), in cui l’operazione è stata già condotta con successo e, secondo la tabella di marcia, si dovrebbe riuscire a coprire l’80% della strade cittadine prima dell’inizio di Expo 2015.
Obiettivo di questa improvvisa "task force" è il risparmio energetico a fronte di una maggiore resa luminosa. I LED, infatti, garantiscono in media una migliore illuminazione con un ciclo di vita molto più lungo rispetto alle lampade tradizionali (fino a 5 volte di più). Per quanto riguarda i costi, invece, il comune di Milano conta di tagliare la bolletta della luce del 2015 a 32 milioni di euro (dai 42 milioni previsti per quest’anno) per poi passare ai 29 milioni annui dal 2016.
Per A2a si tratta di un investimento da 38 milioni che però le permetterà di centrare alcuni importanti obiettivi. Con questa iniziativa, A2a pone l’illuminazione di Milano all’avanguardia mondiale, sullo stesso piano cioè di città come Los Angeles, Oslo e Stoccolma, leader mondiali in questo campo. A2a è inoltre già un provider a 360 gradi di servizi ambientali e tramite questo progetto avrà in portafoglio un biglietto da visita ancora più prestigioso da spendere nell’ambito della sua offerta: questa innovativa tecnologia verrà proposta ad altre città a cominciare da Brescia, anch’esso comune azionista di A2a.
D’altra parte le lampadine tradizionali risultano sempre più sostituite dalle lampadine a LED. Come dimostrato i dati raccolti dall’indagine condotta da una società specializzata sul mercato delle lampadine a LED in Cina, Germania, Regno Unito e Stati Uniti, rispetto ad un anno fa, le vendite sono aumentate a due cifre in tutti i paesi oggetto del sondaggio. Inoltre, i prezzi per le lampadine a LED equivalenti a 60 watt sono scesi mediamente di un quarto nel Regno Unito e di oltre un terzo in Cina: un livello di costo che invoglia i clienti a preferire l’acquisto di LED anziché quello di lampadine tradizionali.
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