Diversified Alpha Plus Fund

Diversified Alpha Plus Fund - 30 settembre 2014

8 Ottobre 2014 13:00

financialounge -  Diversified Alpha Plus Fund
rallentamento della crescita in Cina sta frenando l’economia globale e creando un contesto disinflazionistico? Il nostro indicatore globale delle aspettative economiche ha accusato un pesante arretramento dal picco di giugno, il che implica che i dati economici mondiali sono stati deludenti. Tale dinamica prosegue ormai da qualche tempo in tutte le principali regioni a eccezione degli Stati Uniti, che si sono però uniti al trend lo scorso mese. Le aspettative d’inflazione sono fortemente calate e i dati reali sull’inflazione nell’Eurozona, negli Stati Uniti e in Giappone sono stati inferiori alle attese negli scorsi due mesi.

2. Le azioni globali hanno ceduto il 2% in dollari (-1% in valuta locale) nelle ultime due settimane di settembre, mente i listini azionari emergenti hanno lasciato sul terreno il 4,8% (in USD). Il prezzo del petrolio è sceso del 2% e quello del rame del 2,4%, ma i settori peggiori sono stati quelli dell’energia globale e dei materiali, in flessione del 3% e del 2,9% rispettivamente (tutti i risultati in valuta locale).

3. Le obbligazioni governative hanno registrato un netto recupero, con un calo dei rendimenti decennali di 10 pb negli Stati Uniti, di 12 pb in Germania e di 5 pb in Giappone. In Cina i rendimenti del titoli di Stato a 10 anni sono scesi di 22 pb al 4,07%.

4. Nella seconda metà di settembre le azioni giapponesi e dell’Eurozona hanno messo a segno le maggiori sovraperformance, con un rialzo dell’1,2% (indice Topix) e un ribasso di appena lo 0,1% (indice Eurostoxx 50) rispettivamente, a fronte delle aspettative di ulteriori misure di allentamento monetario e dell’indebolimento delle rispettive valute.

5. Nonostante la stabilità dei rendimenti dei titoli a breve scadenza e il recupero dei decennali, il dollaro USA ha continuato ad apprezzarsi, guadagnando il 2% nelle ultime due settimane di settembre. Le divise dei paesi emergenti hanno perso l’1,8%. Il nascente mercato rialzista del biglietto verde ricorda in modo un po’ inquietante il rafforzamento del dollaro alla fine degli anni ’90, in un contesto di rallentamento della crescita globale, indebolimento delle materie prime, disinflazione globale e diminuzione dei rendimenti obbligazionari.

6. Nelle ultime due settimane di settembre il comparto ha guadagnato il 3%, portando al 6,1% il rialzo mensile. Le posizioni legate al nostro tema del rallentamento cinese, tra cui quelle corte nelle società di estrazione di minerale di ferro, nel dollaro australiano e nelle azioni di Hong Kong, hanno fornito i maggiori contributi al rendimento. Le posizioni rialziste sul dollaro USA, rispetto ad euro, dollaro neozelandese e a un paniere di divise dei paesi emergenti, hanno dato anch’esse forte impulso alla performance. Le esposizioni corte ai tassi e alle obbligazioni statunitensi hanno penalizzato il risultato.

7. Il portafoglio mantiene un’esposizione azionaria minima e un modesto sottopeso di duration negli Stati Uniti, che abbiamo ridotto durante le scorse due settimane. Abbiamo accentuato le posizioni che esprimono il nostro giudizio negativo sulla Cina, tra cui quelle ribassiste sul dollaro australiano e sulle valute dei mercati emergenti. Abbiamo assunto un’esposizione corta coperta alle banche australiane. Per quanto riguarda i temi settoriali, è stata inoltre accresciuta la posizione corta coperta nel settore aerospaziale ed è stata costituita una posizione lunga coperta nei titoli della sanità statunitensi.

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