crescita economica

Crescita globale bassa con rischio di shock negativi

24 Novembre 2014 09:50

financialounge -  crescita economica salari Towers Watson
ossimi 3/5 anni, la crescita globale sarà moderata con il rischio che il tasso di incremento della ricchezza mondiale possa tendere al ribasso e la possibilità di andare incontro pure a shock negativi.

A formulare questa previsione è la società di consulenza Towers Watson secondo la quale la crescita sarà molto differenziata tra un paese e un altro. Se, per esempio, gli Stati Uniti e la Germania nel medio periodo potranno offrire livelli di crescita ragionevoli, il Regno Unito rimarrà fortemente indebitato e sensibile al rialzo dei tassi di interesse. Il resto dell’Europa e il Giappone opereranno in un contesto economico difficile, rischiando di restare intrappolati in una situazione economica avversa con bassi tassi di interesse, crescita debole e bassa inflazione.

Il report evidenzia, inoltre, come il combinato di una graduale ma significativa rivalutazione monetaria e un rapido aumento dei salari renderanno il costo del lavoro in Cina meno competitivo rispetto a cinque anni fa, il che si tradurrà nei prossimi dieci anni in una crescita da un ritmo molto più lento di quanto conseguito durante l’ultimo decennio.

“Considerando la forte contrazione in molte economie, i grandi stimoli richiesti alla politica per compensare tale contrazione e la conseguente lenta ripresa, i governi potrebbero rimanere sotto pressione per sostenere la crescita nei prossimi anni. In mancanza di un evento negativo, continuiamo a prevedere una graduale ma modesta ripresa economica, nel corso di un ciclo economico insolitamente esteso” ha commentato Robert Brown, Chairman of the Global Investment Committee di Towers Watson che ha poi aggiunto anche un avvertimento: “Il continuo livello di indebitamento in gran parte dei paesi sviluppati e in alcuni paesi emergenti avrà inoltre la capacità di esporre l’economia globale a una serie continua di shock negativi. Ciò potrà essere esacerbato dall’incapacità di molti politici di rispondere a tali shock, visto l’ampio utilizzo di stimoli economici già utilizzati in precedenza”.

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