Chief Happiness Officer
International Editor's Picks - 15 dicembre 2014
15 Dicembre 2014 10:35

no sta per finire, tempo di bilanci. 24/7 Wallst, un sito specializzato, ha fatto i conti sui sette migliori investimenti del 2014. Nei fondi il primo posto va a Matthews India Fund, azionario indiano, un miliardo di dollari gestiti, che ha portato a casa finora oltre il 66%. Anche tra gli ETF vince l’India, con la palma che va iShares MSCI India Small-Cap, più 60%. Nei titoli a larga capitalizzazione vince invece l’americana Southwest Airlines, il titolo migliore dell’S&P 500. Nella categoria IPO quella che ha dato maggiori soddisfazioni non è stata Alibaba, con il suo +38% solo il primo giorno, ma Radius Health, un titolo biotech che dal 5 giugno ha fatto il 203%. Per le commodities è stato un disastro, ma non per il caffè: il contratto ICE Coffee C futures ha dato agli investitori una soddisfazione del 62% da inizio anno. E per finire valute e reddito fisso. Nel primo caso il cross dollar rublo è stato vincente, quasi il 60% da inizio anno. Nel secondo sul podio sale il Vanguard Extended Duration Treasury Index Fund, con un ritorno del 39% finora nel 2014.
Nonostante un’economia in ripresa che continua a creare nuovi posti di lavoro, per molti americani il sogno americano - lavora sodo e potrai diventare ricco - continua a restare un sogno. Secondo un sondaggio del NY Times ci crede ancora solo il 64% (da noi sarebbe una percentuale stellare) meno di prima della crisi, quando si era oltre il 70%. La diseguaglianza tuttavia non è percepita come il problema principale, che viene invece indicato dal 54% nell’eccesso di regolazione e di interventismo dello stato. Un dato confermato quando il NY Times chiede in chi hanno fiducia gli Americani: nel governo? Solo il 9%. E nella tua banca? Sorpresa! Il 44% ha molta fiducia e il 37% abbastanza in chi gestisce i suoi soldi.
Si chiama CHO e per molti è il più divertente dei lavori del futuro. Vuol dire Chief Happiness Officer e ormai sono molte le corporation americane, grandi e meno grandi, che non possono farne a meno. Ben oltre i confini della Silicon Valley dove la nuova figura di executive è nata. Anche perché la ricerca dell’happiness sta scritta nella Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti. La domanda è: funziona? Business News Daily racconta di sì e dalla sua classifica delle aziende dove la gente è più felice di lavorare spunta al primo posto un nome inatteso e non certo hi-tech: la vecchia Johnson & Johnson. Seguono, tra i top 10, Broadcom, Chevron, Texas Instruments, McAfee, Google, Intuit, Adobe, Amgen e SAP.
Nonostante un’economia in ripresa che continua a creare nuovi posti di lavoro, per molti americani il sogno americano - lavora sodo e potrai diventare ricco - continua a restare un sogno. Secondo un sondaggio del NY Times ci crede ancora solo il 64% (da noi sarebbe una percentuale stellare) meno di prima della crisi, quando si era oltre il 70%. La diseguaglianza tuttavia non è percepita come il problema principale, che viene invece indicato dal 54% nell’eccesso di regolazione e di interventismo dello stato. Un dato confermato quando il NY Times chiede in chi hanno fiducia gli Americani: nel governo? Solo il 9%. E nella tua banca? Sorpresa! Il 44% ha molta fiducia e il 37% abbastanza in chi gestisce i suoi soldi.
Si chiama CHO e per molti è il più divertente dei lavori del futuro. Vuol dire Chief Happiness Officer e ormai sono molte le corporation americane, grandi e meno grandi, che non possono farne a meno. Ben oltre i confini della Silicon Valley dove la nuova figura di executive è nata. Anche perché la ricerca dell’happiness sta scritta nella Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti. La domanda è: funziona? Business News Daily racconta di sì e dalla sua classifica delle aziende dove la gente è più felice di lavorare spunta al primo posto un nome inatteso e non certo hi-tech: la vecchia Johnson & Johnson. Seguono, tra i top 10, Broadcom, Chevron, Texas Instruments, McAfee, Google, Intuit, Adobe, Amgen e SAP.
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