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Fondi azionari, acquisti sull’America e vendita sull’Europa

16 Dicembre 2014 16:20

financialounge -  fondi comuni Lipper mercati azionari
itori europei in modalità risk off (avversione al rischio) nel mese di ottobre. Nel mese caratterizzato dal brusco aumento della volatilità e dalla robusta correzione dei listini azionari europei, i flussi di sottoscrizione dei fondi in Europa ha accusato una forte contrazione. Un rallentamento mensile guidato dagli ingenti deflussi (pari a 9,3 miliardi di euro) dai fondi azionari e dagli "altri" fondi (-1,9 miliardi).

Tuttavia, nonostante questi importanti disinvestimenti, l'industria dei fondi comuni europei è riuscita comunque a chiudere il mese con un bilancio complessivo in attivo per 400 milioni di euro. Merito dei prodotti di asset allocation bilanciati e flessibili (7,7 miliardi) e di quelli a indirizzo obbligazionario (+ 4,4 miliardi): l’altra asset classe di lungo termine (cioè quelli con orizzonte temporale d’investimento superiore ai 12 mesi) con una raccolta netta positiva a ottobre è stata quella relativa ai prodotti alternativi ed hedge (+200 milioni): infatti, sia i fondi immobiliari (-300 milioni) che quelli specializzati sulle materie prime (-300 milioni) hanno accusato volumi di riscatti superiori a quelli di adesione.

Nonostante i flussi netti complessivi negativi nel mese sui prodotti a vocazione azionaria, la categoria dei fondi azionari del Nord America (+4,4 miliardi di euro) è stata quella con il maggior flusso di adesioni a ottobre, seguiti dai prodotti di asset allocation (+3,8 miliardi), dai fondi obbligazionari euro (+3,5 miliardi), dai fondi corporate bond investment grade (+3,1 miliardi) e dai fondi di fondi con profilo conservativo (+2,3 miliardi).

All'estremità opposta, tra le categorie con maggiori disinvestimenti mensili, figurano invece i fondi azionari Europa (-4,1 miliardi), gli azionari globali internazionali (-3,3 miliardi), gli azionari euro mid e small cap (-2,8 miliardi), gli azionari emerging markets (-2,3 miliardi) e gli obbligazionari specializzati (-2,2 miliardi). Questi i dati del mercato europeo dei fondi in ottobre.

Ma, come di consueto, Lipper ha raccolto i primi dati indicativi di novembre. Osservando i fondi a lungo termine domiciliati in Lussemburgo e in Irlanda, i prodotti azionari dovrebbero riuscire a realizzare nel penultimo mese dell’anno una raccolta netta di circa 17,6 miliardi, davanti ai fondi obbligazionari (+13,7 miliardi) e ai prodotti bilanciati (+6 miliardi).
Sebbene si tratti di stime, se così fosse, significherebbe che gli investitori europei sono tornati in una modalità risk on (propensione a rischiare) a novembre tornando a comprare fondi azionari, fermo restando che i fondi obbligazionari continuerebbero a confermarsi come la categoria più venduta nel 2014 in Europa.

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