Andrew Rose
Giappone, dopo le elezioni focus sui bilanci societari
19 Dicembre 2014 13:00
015 l'attenzione dei mercati sarà puntata sulla deflazione, per capire se è stata definitivamente sconfitta: il trend dei redditi reali sarà un indicatore importante in tal senso. Inoltre, a livello micro, sarà molto interessante vedere se ai passi fatti verso una migliore corporate governance e una maggiore efficienza dei bilanci societari ne seguiranno altri" commenta Andrew Rose, gestore di Schroders specializzato nel mercato azionario giapponese subito dopo l’esito delle elezioni in Giappone per la Camera bassa che si è rivelato in linea con i sondaggi confermando, in estrema sintesi, lo status quo: l’LDP (il Partito Liberal-Democratico del premier Shinzo Abe) ha comunque una maggioranza dei due terzi grazie all’apporto del partner minore di coalizione, il partito Komeito, e se tutto il resto non dovesse cambiare, questo scenario dovrebbe restare inalterato fino alla seconda metà del 2018.
Secondo Andrew Rose, la campagna elettorale è stata di fatto incentrata sul giudizio circa i due anni di Abenomics e il loro successo o meno e, per i giapponesi che hanno votato, che rappresentano poco più della metà dell'elettorato, la risposta è stata affermativa.
“Il manifesto elettorale del LDP non conteneva nessuna nuova iniziativa politica che potesse attirare l’attenzione. Di conseguenza, l’obiettivo di breve termine dell’Abenomics probabilmente sarà l'attuazione delle iniziative precedentemente discusse, come per esempio il pacchetto di stimoli economici, i tagli sulla fiscalità aziendale e il tentativo di andare avanti con la ripartenza del nucleare. Nel più lungo termine, uno dei focus dei mercati sarà quanto Abe userà il nuovo mandato sulle riforme economiche per aumentare il tasso di crescita di base” puntualizza Andrew Rose per il quale il calo di circa 3 % del listino giapponese verificatosi nei due giorni immediatamente dopo le elezioni, così come il rafforzamento dello yen, sembra essere dovuto alla debolezza mercati globali piuttosto che al risultato delle elezioni.
“Ci possono anche essere alla base delle perdite dei listini delle prese di profitto, dopo un periodo di notizie macroeconomiche positive sul Giappone, come il nuovo round di allentamento quantitativo, il rinvio dell’aumento dell’IVA e i più bassi prezzi del petrolio” conclude Andrew Rose.
Secondo Andrew Rose, la campagna elettorale è stata di fatto incentrata sul giudizio circa i due anni di Abenomics e il loro successo o meno e, per i giapponesi che hanno votato, che rappresentano poco più della metà dell'elettorato, la risposta è stata affermativa.
“Il manifesto elettorale del LDP non conteneva nessuna nuova iniziativa politica che potesse attirare l’attenzione. Di conseguenza, l’obiettivo di breve termine dell’Abenomics probabilmente sarà l'attuazione delle iniziative precedentemente discusse, come per esempio il pacchetto di stimoli economici, i tagli sulla fiscalità aziendale e il tentativo di andare avanti con la ripartenza del nucleare. Nel più lungo termine, uno dei focus dei mercati sarà quanto Abe userà il nuovo mandato sulle riforme economiche per aumentare il tasso di crescita di base” puntualizza Andrew Rose per il quale il calo di circa 3 % del listino giapponese verificatosi nei due giorni immediatamente dopo le elezioni, così come il rafforzamento dello yen, sembra essere dovuto alla debolezza mercati globali piuttosto che al risultato delle elezioni.
“Ci possono anche essere alla base delle perdite dei listini delle prese di profitto, dopo un periodo di notizie macroeconomiche positive sul Giappone, come il nuovo round di allentamento quantitativo, il rinvio dell’aumento dell’IVA e i più bassi prezzi del petrolio” conclude Andrew Rose.