Eurozona

Borse europee, investitori in attesa di sorprese positive

5 Gennaio 2015 14:14

financialounge -  Eurozona mercati azionari Natixis Investment Managers settore energetico telecomunicazioni
4 è stato l’anno della grande illusione per i listini azionari europei. La maggior parte delle case d’investimento aveva infatti suggerito di sovrappesare nei portafogli l’equity del Vecchio Continente in virtù delle valutazioni (ritenute più convenienti rispetto a Wall Street) e delle prospettive economiche più favorevoli rispetto all’anno precedente. In realtà, come ormai tutti sanno, anche il 2014 si è chiuso con una crescita economica europea anemica e con profitti aziendali solo di qualche punto percentuale al di sopra del 2013.

Il risultato, al 26 dicembre scorso, vede l’indice Eurostoxx segnare un apprezzamento del 3,3% guidato dai listini di Bruxelles (+16,6%), di Dublino (+15,9%), di Helsinki (+10,8%), di Madrid (+9,5%), e di Amsterdam (+8,4%): in retromarcia, invece, la Borsa di Lisbona (-29,5%) e di Vienna (-20,5%) mentre al di sotto della media sono finiti gli indici di Piazza Affari (+2,8%), di Parigi (+0,9%) e di Francoforte (+1,1%). Per quanto riguarda i settori, invece, a fronte delle ottime performance delle telecom (+16,6%) delle utilities (+15,3%), si notano le perdite dei settori energia (-10,2%), industriali (-2,8%) e dei materiali di base (-1,8%). Dopo il recente apprezzamento del mercato e in assenza di notizie positive sulle previsioni di utili, il persistente contesto di debolezza del quadro economico e di rischio deflazionistico nell’Area Euro ha indotto la divisione European Equities di Natixis Global Asset management a ridurre il sovrappeso delle azioni europee per passare a un posizionamento neutrale.

“Il contesto macroeconomico sfavorevole in Europa, l’assenza di sorprese positive sul fronte delle previsioni di utili e il recente apprezzamento del mercato ci hanno indotto a passare a un posizionamento neutrale nel mercato azionario europeo” fanno sapere gli esperti di Natixis GAM che, a livello di allocazione settoriale, sovrappesano l’energia e le telecomunicazioni, nonché il settore immobiliare per il rendimento offerto da queste emissioni. “Siamo neutrali su banche, assicurazioni, tecnologia, utility, alimentare e bevande e settore sanitario, con un posizionamento leggermente positivo nel segmento delle apparecchiature medicali. Nel settore dei beni di consumo discrezionali preferiamo l’auto e i media. Non abbiamo adottato un orientamento specifico a livello geografico o in termini di capitalizzazione di mercato” specificano gli specialisti di Natixis che, infine, per quanto riguarda i principali rischi all’orizzonte per l’equity Europa indicano: il contesto macroeconomico, i rischi di deflazione nell’Area Euro, la situazione geopolitica internazione e valutazioni di mercato meno interessanti rispetto a 12 mesi fa.

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