green bond
Ecco perché piacciono tanto i green bond
15 Gennaio 2015 14:40
rumento finanziario concepito per finanziare un investimento con ricadute positive per l'ambiente: dalla costruzione di fabbriche a minor impatto ambientale ad un parco eolico, dalle energie rinnovabili all’efficienza energetica, dalla depurazione delle acque all’utilizzo sostenibile dei terreni, da progetti industriali meno inquinanti ad applicazioni di nuova generazione per la preservazione dell’ambiente. Sono questi i green bond, le obbligazioni «verdi» che nel 2014 hanno registrato un boom vero e proprio con un controvalore di emissioni superiore ai 35 miliardi di euro, trainato dalla domanda degli investitori rimasta elevata durante tutto l'anno.
Richieste che provengono soprattutto dagli investitori istituzionali (fondi pensione, casse di previdenza, gestioni patrimoniali, private banking ) che devono soddisfare la necessità di garantire portafogli «sostenibili» a lungo termine anche sotto il profilo del rispetto dell’ambiente e delle persone. La rapida crescita registrata negli ultimi anni da queste obbligazioni ha creato le premesse per migliori criteri di definizione , vale a dire dei principi e dei vincoli a cui i diversi soggetti coinvolti nell’emissioni di tali strumenti devono attenersi. Regole che precisano come individuare in modo corretto questi bond e le metodologie per selezionare i progetti e la destinazione dei fondi raccolti, ma anche tutte le norme per la reportistica periodica sui risultati raggiunti in modo da indicare in modo puntuale e trasparente come sono stati impiegati le somme confluite sui progetti sottostanti.
Tutto questo quadro d’insieme offre all’investitore in green bonds i vantaggi di una migliore trasparenza nel rispetto dell’ambiente e, al contempo, una maggiore sicurezza: le emissioni obbligazionarie «verdi» sono infatti caratterizzate da emittenti solidi e che possono vantare un rating di classe «investment grade». Tra i settori più prolifici in tema di green bonds, ci sono le utilities (per finanziarie i progetti su energie rinnovabili e alternative) e le società immobiliari (per la realizzazione di immobili a risparmio energetico e a minor impatto ambientale). Nei prossimi anni, secondo gli addetti ai lavori, è invece previsto un aumento sensibile delle emissioni di obbligazioni «verdi» di emittenti statali e comunali.
Tra il 2013 e il 2014, diversi emittenti di questo tipo, dallo Stato del Massachusetts negli Stati Uniti, all’Ile-de-France in Francia, da Johannesburg, in Sud Africa, alle città di Stoccolma e Göteborg in Svezia, hanno collocato sul mercato obbligazioni, in particolare per la depurazione dell’acqua o per ristrutturare gli acquedotti.
Richieste che provengono soprattutto dagli investitori istituzionali (fondi pensione, casse di previdenza, gestioni patrimoniali, private banking ) che devono soddisfare la necessità di garantire portafogli «sostenibili» a lungo termine anche sotto il profilo del rispetto dell’ambiente e delle persone. La rapida crescita registrata negli ultimi anni da queste obbligazioni ha creato le premesse per migliori criteri di definizione , vale a dire dei principi e dei vincoli a cui i diversi soggetti coinvolti nell’emissioni di tali strumenti devono attenersi. Regole che precisano come individuare in modo corretto questi bond e le metodologie per selezionare i progetti e la destinazione dei fondi raccolti, ma anche tutte le norme per la reportistica periodica sui risultati raggiunti in modo da indicare in modo puntuale e trasparente come sono stati impiegati le somme confluite sui progetti sottostanti.
Tutto questo quadro d’insieme offre all’investitore in green bonds i vantaggi di una migliore trasparenza nel rispetto dell’ambiente e, al contempo, una maggiore sicurezza: le emissioni obbligazionarie «verdi» sono infatti caratterizzate da emittenti solidi e che possono vantare un rating di classe «investment grade». Tra i settori più prolifici in tema di green bonds, ci sono le utilities (per finanziarie i progetti su energie rinnovabili e alternative) e le società immobiliari (per la realizzazione di immobili a risparmio energetico e a minor impatto ambientale). Nei prossimi anni, secondo gli addetti ai lavori, è invece previsto un aumento sensibile delle emissioni di obbligazioni «verdi» di emittenti statali e comunali.
Tra il 2013 e il 2014, diversi emittenti di questo tipo, dallo Stato del Massachusetts negli Stati Uniti, all’Ile-de-France in Francia, da Johannesburg, in Sud Africa, alle città di Stoccolma e Göteborg in Svezia, hanno collocato sul mercato obbligazioni, in particolare per la depurazione dell’acqua o per ristrutturare gli acquedotti.
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