L’Asia-Pacifico è top performer 2014 nelle operazioni di M&A

2014 sia stato un anno da incorniciare per le operazioni di M&A (fusioni e acquisizioni) in tutto il mondo non ci sono dubbi. Ma c’è un aspetto che sta richiamando l’attenzione degli addetti ai lavori: le performance finanziarie di tali operazioni. Proprio su questo aspetto si è concentrata l’indagine trimestrale condotta da Towers Watson, società leader a livello globale nel settore della consulenza.
Tutte le analisi, condotte dal punto di vista degli acquirenti, hanno permesso infatti di calcolare l’andamento delle quotazioni come variazione percentuale del prezzo delle azioni da sei mesi prima della data di annuncio del deal alla fine del trimestre. Secondo l’indagine, gli acquirenti anche quest’anno hanno registrato un trend di extra rendimento (rispetto agli indici di mercato) ormai ininterrotto da oltre due anni: in particolare la sovraperformance media mobile a tre anni si è attestata al 2,6% (in pratica 2,6 punti percentuali in più in media rispetto al mercato).
Best performer in questo trimestre si è confermata l’area Asia-Pacifico, seguita da Europa e Nord America. Gli acquirenti asiatici hanno mantenuto un rendimento elevato per tutto il 2014 con un’accelerazione nell’ultimo trimestre del 2014 periodo nel quale, al contrario, le performance degli acquirenti del Nord America sono state ben al di sotto del loro indice regionale, pur avendo il più alto volume regionale di operazioni concluse. I settori che quest’anno hanno generato maggiori rendimenti sono i beni di prima necessità, l’assistenza sanitaria e l’hi-tech: l’energy, invece, è stato l'unico settore a non produrre una sovra performance (a causa del brusco calo del prezzo del petrolio e dei titoli ad esso collegati).
Secondo gli addetti ai lavori la domanda da porsi è per quanto tempo questo trend continuerà. Quello che emerge, in base all’esperienza del passato, è che una visione di lungo termine è fondamentale per avere successo nell’operazione di M&A. Gli investitori che privilegiano una strategia d’integrazione che tenga conto sia del capitale umano che di quello finanziario sono maggiormente in grado di ottenere extra rendimenti anche dopo il primo anno rispetto a quelli che considerano una fusione in termini monetari puri e che sottovalutano quindi l’importanza delle persone per il successo delle operazioni di M&A.