Federal Reserve
Fed, se il falco è l’ex braccio destro di Janet
11 Febbraio 2015 12:55
cato del lavoro tira, il prezzo del petrolio ha smesso di scendere e viaggia ormai un buon 20% sopra i minimi. Vuol dire che la frenata dei prezzi indotta dal calo petrolio potrebbe essere one off e che il continuo calo della disoccupazione potrebbe presto indurre tensioni sui salari. E così la Fed prepara il terreno a un rialzo dei tassi che sempre più verosimilmente potrebbe arrivare più a giugno che dopo l’estate.
Almeno questi sono i segnali che arrivano da due membri con diritto di voto del Fomc, l’organismo presieduto da Janet Yellen che decide la politica monetaria americana. Ieri Jeffrey Lacker, presidente della Fed di Richmond, ha detto ai giornalisti che un rialzo a giugno sarebbe un’opzione “attraente”. Lacker è noto per essere un falco, e le sue parole non hanno suscitato troppo stupore. Ma subito dopo gli ha fatto eco John Williams, presidente della Fed di San Francisco e soprattutto ex braccio destro del suo predecessore, Janet Yellen.
In un’intervista al FT Williams è sembrato perfino più falco di Lacker affermando che le condizioni “si stanno avvicinando sempre più al punto in cui avrebbe senso cominciare a pensare molto seriamente ad iniziare il processo di normalizzazione”. E ha fatto chiaramente capire che il rialzo sarà sul tavolo della Fed a giugno. Ovviamente, ha sottolineato, quando verrà il rialzo sarà “graduale” e “ponderato”. I trader sui T-bond hanno ascoltato e riportato il rendimento a un soffio dal 2%. A fine gennaio, ancora sotto l’effetto del petrolio in picchiata, era finito il area 1,6%.
Almeno questi sono i segnali che arrivano da due membri con diritto di voto del Fomc, l’organismo presieduto da Janet Yellen che decide la politica monetaria americana. Ieri Jeffrey Lacker, presidente della Fed di Richmond, ha detto ai giornalisti che un rialzo a giugno sarebbe un’opzione “attraente”. Lacker è noto per essere un falco, e le sue parole non hanno suscitato troppo stupore. Ma subito dopo gli ha fatto eco John Williams, presidente della Fed di San Francisco e soprattutto ex braccio destro del suo predecessore, Janet Yellen.
In un’intervista al FT Williams è sembrato perfino più falco di Lacker affermando che le condizioni “si stanno avvicinando sempre più al punto in cui avrebbe senso cominciare a pensare molto seriamente ad iniziare il processo di normalizzazione”. E ha fatto chiaramente capire che il rialzo sarà sul tavolo della Fed a giugno. Ovviamente, ha sottolineato, quando verrà il rialzo sarà “graduale” e “ponderato”. I trader sui T-bond hanno ascoltato e riportato il rendimento a un soffio dal 2%. A fine gennaio, ancora sotto l’effetto del petrolio in picchiata, era finito il area 1,6%.
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