Antonio Bottillo
Welfare Italia, le soluzioni per il dopo pensione
25 Febbraio 2015 14:00
armiatori dovranno fare di più per finanziare la propria pensione. È questa la principale, sebbene non certamente l’unica, conclusione a cui si giunge leggendo i dati di un’analisi promossa in 150 paesi sulla sicurezza finanziaria post-pensionamento e sulla effettiva possibilità di risparmiatori e investitori di raggiungere le proprie necessità e aspettative dopo l’età pensionabile. I risultati della ricerca, condotta da Natixis Global Asset Management (NGAM), evidenziano come la sicurezza finanziaria sia incerta per la maggior parte dei pensionati alla luce della domanda insostenibile di risorse pubbliche e dei fattori macroeconomici che hanno influito sul valore dei risparmi dei pensionati.
“I risparmiatori sono soggetti agli eventi politici ed economici, oggi più che mai. Gli individui dovranno fare di più per provvedere alle proprie risorse dopo il pensionamento. Dobbiamo quindi aiutare i risparmiatori a prendere coscienza di questa situazione e sostenerli a fare il più possibile in modo che possano garantirsi una sicurezza finanziaria” afferma Antonio Bottillo, Country Head per l’Italia di Natixis Global Asset Management.
Lo studio condotto dal Centro di ricerca Durable Portfolio Construction di Natixis Global Asset Management ha permesso di ricavare il Global Retirement Index 2015 che si basa su 20 indicatori chiave appartenenti a quattro categorie: qualità del sistema sanitario; redditi e finanze personali; qualità della vita; benessere materiale. Combinati tra loro, i vari indicatori offrono per ogni paese una misurazione delle condizioni di vita e del benessere finanziario attesi da chi è già in pensione o da chi è in procinto di andare in pensione.
L’Italia scende di sei posizioni rispetto allo scorso anno ma resta comunque nella classifica generale dei top 30 (in 29° posizione). L’Italia è ben posizionata nel sub-indice relativo al sistema sanitario: con un’alta aspettativa di vita (aumentata da 82 a 83 anni) e un numero relativamente alto di spesa sanitaria per abitante, i pensionati italiani possono beneficiare anche di un alto numero di medici pro capite (aumentati quest’anno da 3,5 a 4 ogni 1.000 abitanti).
L’Italia si caratterizza, inoltre, per un buon punteggio nell’indicatore qualità della vita, con bassi livelli di inquinamento e un forte impegno a favore dell’ambiente. Il nostro Paese accusa invece difficoltà per la sicurezza finanziaria dopo il pensionamento. “Teoricamente, la sicurezza finanziaria dopo il pensionamento coinvolge sia i governi, sia il mondo dell’imprenditoria e i singoli individui. Se la capacità dei governi di provvedere al benessere dei propri pensionati è limitata o compromessa, la responsabilità cadrà inevitabilmente altrove. Lavoratori, risparmiatori e investitori sono chiamati così ad assumersi un maggiore impegno individuale. Per molti individui il risparmio e il reddito in vista del pensionamento possono essere concetti lontani o astratti. Ecco perchè dovremmo guidare i risparmiatori a identificare chiaramente le loro necessità e obiettivi di lungo periodo, a pianificare un benchmark personale e a comprendere meglio il legame tra rischio e rendimento. Tale approccio può così aiutare a costruire portafogli più durevoli e a raggiungere la sicurezza finanziaria dei risparmiatori” spiega Antonio Bottillo.
Uno scenario nel quale assumono un ruolo ancora più centrale i professionisti della consulenza. Secondo il recente studio 2014 Global Survey of Financial Advisors di Natixis Global Asset Management, gli investitori italiani sembrano consapevoli delle sfide legate all’età pensionabile. La domanda maggiore che i clienti italiani pongono ai loro consulenti e promotori finanziari è, infatti, legata alla pianificazione finanziaria dopo il pensionamento (47%) e all’accesso a prodotti che possano offrire un reddito stabile (78%).
“I professionisti della consulenza sono nella posizione migliore per permettere ai risparmiatori di avere un maggior controllo sulla propria sicurezza finanziaria e per offrire portafogli che possano affrontare nel tempo i movimenti dei mercati. Un approccio da considerare è un investimento basato su obiettivi precisi, che sia focalizzato su quanto effettivamente un individuo deve risparmiare per raggiungere i propri obiettivi piuttosto che cercare semplicemente di battere un benchmark” sottolinea Bottillo che poi aggiunge: “Governi, istituzioni, ma anche singoli individui, società di gestione e mondo della consulenza devono essere tesi a comprendere il ruolo fondamentale di una corretta pianificazione finanziaria. Affrontare fin da ora con i risparmiatori il gap nella pianificazione finanziaria è solo uno dei passi essenziali per poter assicurare a tutti la sicurezza finanziaria nel futuro”.
“I risparmiatori sono soggetti agli eventi politici ed economici, oggi più che mai. Gli individui dovranno fare di più per provvedere alle proprie risorse dopo il pensionamento. Dobbiamo quindi aiutare i risparmiatori a prendere coscienza di questa situazione e sostenerli a fare il più possibile in modo che possano garantirsi una sicurezza finanziaria” afferma Antonio Bottillo, Country Head per l’Italia di Natixis Global Asset Management.
Lo studio condotto dal Centro di ricerca Durable Portfolio Construction di Natixis Global Asset Management ha permesso di ricavare il Global Retirement Index 2015 che si basa su 20 indicatori chiave appartenenti a quattro categorie: qualità del sistema sanitario; redditi e finanze personali; qualità della vita; benessere materiale. Combinati tra loro, i vari indicatori offrono per ogni paese una misurazione delle condizioni di vita e del benessere finanziario attesi da chi è già in pensione o da chi è in procinto di andare in pensione.
L’Italia scende di sei posizioni rispetto allo scorso anno ma resta comunque nella classifica generale dei top 30 (in 29° posizione). L’Italia è ben posizionata nel sub-indice relativo al sistema sanitario: con un’alta aspettativa di vita (aumentata da 82 a 83 anni) e un numero relativamente alto di spesa sanitaria per abitante, i pensionati italiani possono beneficiare anche di un alto numero di medici pro capite (aumentati quest’anno da 3,5 a 4 ogni 1.000 abitanti).
L’Italia si caratterizza, inoltre, per un buon punteggio nell’indicatore qualità della vita, con bassi livelli di inquinamento e un forte impegno a favore dell’ambiente. Il nostro Paese accusa invece difficoltà per la sicurezza finanziaria dopo il pensionamento. “Teoricamente, la sicurezza finanziaria dopo il pensionamento coinvolge sia i governi, sia il mondo dell’imprenditoria e i singoli individui. Se la capacità dei governi di provvedere al benessere dei propri pensionati è limitata o compromessa, la responsabilità cadrà inevitabilmente altrove. Lavoratori, risparmiatori e investitori sono chiamati così ad assumersi un maggiore impegno individuale. Per molti individui il risparmio e il reddito in vista del pensionamento possono essere concetti lontani o astratti. Ecco perchè dovremmo guidare i risparmiatori a identificare chiaramente le loro necessità e obiettivi di lungo periodo, a pianificare un benchmark personale e a comprendere meglio il legame tra rischio e rendimento. Tale approccio può così aiutare a costruire portafogli più durevoli e a raggiungere la sicurezza finanziaria dei risparmiatori” spiega Antonio Bottillo.
Uno scenario nel quale assumono un ruolo ancora più centrale i professionisti della consulenza. Secondo il recente studio 2014 Global Survey of Financial Advisors di Natixis Global Asset Management, gli investitori italiani sembrano consapevoli delle sfide legate all’età pensionabile. La domanda maggiore che i clienti italiani pongono ai loro consulenti e promotori finanziari è, infatti, legata alla pianificazione finanziaria dopo il pensionamento (47%) e all’accesso a prodotti che possano offrire un reddito stabile (78%).
“I professionisti della consulenza sono nella posizione migliore per permettere ai risparmiatori di avere un maggior controllo sulla propria sicurezza finanziaria e per offrire portafogli che possano affrontare nel tempo i movimenti dei mercati. Un approccio da considerare è un investimento basato su obiettivi precisi, che sia focalizzato su quanto effettivamente un individuo deve risparmiare per raggiungere i propri obiettivi piuttosto che cercare semplicemente di battere un benchmark” sottolinea Bottillo che poi aggiunge: “Governi, istituzioni, ma anche singoli individui, società di gestione e mondo della consulenza devono essere tesi a comprendere il ruolo fondamentale di una corretta pianificazione finanziaria. Affrontare fin da ora con i risparmiatori il gap nella pianificazione finanziaria è solo uno dei passi essenziali per poter assicurare a tutti la sicurezza finanziaria nel futuro”.