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Ecco le opportunità nel settore energia

27 Febbraio 2015 11:00

financialounge -  energia rinnovabile petrolio settore energetico
sa ristretta di compagnie petrolifere di nicchia che hanno i costi di produzione più bassi del settore, bilanci sani e sono in grado di incrementare la produzione. Il segmento dell’energia solare, in particolare negli Stat Uniti, quello dell’energia eolica in Cina, e gli impatti delle tecnologie finalizzate all’efficienza energetica.
Sono questi alcuni temi che Evelyne Pflugi e Roberto Cominotto, gestori del fondo JB Energy Transition Fund di Swiss & Global Asset Mangement, indicano come promettenti per intercettare le più interessanti opportunità che si sono venute a creare sui mercati a seguito della brusca correzione del prezzo del petrolio. Secondo i due gestori, il prezzo del petrolio non potrà rimanere a livelli così bassi per un periodo di tempo prolungato. È infatti probabile che l’attività di trivellazione diminuisca di oltre il 30% nel 2015, segnando di fatto l’arresto dello sviluppo dell’estrazione di shale gas negli Stati Uniti: il maggiore fattore d’incertezza sarà quindi il timing ma è probabile che la produzione petrolifera americana inizi a rallentare già nei prossimi mesi.
“Le nostre preferenze vanno ad un piccolo numero di aziende petrolifere di nicchia che hanno i costi di produzione più bassi del settore, bilanci sani e sono in grado di incrementare la produzione” commentano i due manager che, inoltre, rivelano di essere positivi sul settore dell’energia solare, dove la correzione dovuta al prezzo del petrolio nei mesi scorsi offre interessanti opportunità d’acquisto.
“In questo momento gli Stati Uniti sono il nostro mercato preferito dell’energia solare: le installazioni stanno crescendo al 40% (anno su anno) ed è probabile che questo tasso di crescita non rallenti prima del 2017. Guardiamo poi con favore anche al settore dell’energia eolica con una particolare attenzione al mercato cinese. Con le condizioni del vento tornate alla normalità dopo un paio di mesi insolitamente deboli e con ulteriori miglioramenti nell’accesso alla rete, ci sono a nostro giudizio considerevoli potenziali di crescita nei prezzi delle azioni di compagnie eoliche della Cina. Altri temi di investimento di nostro interesse che non dipendono dai prezzi del petrolio sono l’estensione della rete elettrica e le tecnologie finalizzate all’efficienza energetica” spiegano Evelyne Pflugi e Roberto Cominotto.
Il fondo JB Energy Transition Fund presenta una esposizione di appena il 10% in società direttamente dipendenti dal prezzo del petrolio, in gran parte titoli con caratteristiche difensive, sono cioè in grado di finanziare gli investimenti in conto capitale con liquidità e che possono quindi creare valore anche nell’attuale scenario di bassi prezzi del petrolio.
Le maggiori esposizioni «tematiche» del fondo sono nei settori dell’energia solare ed eolica (rispettivamente 17% e 15% del portafoglio). Il team di gestione si aspetta che nel 2015 il mercato rifletta in modo più coerente le attuali solide condizioni, una volta realizzato che si tratta di settori non correlati con il prezzo del petrolio. “Abbiamo recentemente aggiunto due nuove posizioni al portafoglio: SolarCity, la maggiore società USA di leasing nel solare e China Gas Holdings, società cinese di distribuzione di gas naturale” fanno infine sapere i due gestori.

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