Carlo Benetti

Dare agli investimenti di valore il giusto tempo per crescere

6 Marzo 2015 14:00

financialounge -  Carlo Benetti
cetto è piuttosto semplice nella sua enunciazione: si tratta di analizzare a fondo i dati di una società quotata e verificare in quale misura il prezzo di borsa ne rifletta il valore. In definitiva non si deve acquistare un titolo su aspettative rialziste ma solo se il suo prezzo è sensibilmente inferiore al valore che l’analisi evidenzia.
“È questa la definizione di investimento «value» a cui l’ideatore, Benjamin Graham, affiancava il corollario del «margine di sicurezza», cioè il prezzo del titolo non solo deve essere inferiore al valore intrinseco della società ma deve presentare anche uno sconto, ad esempio acquistare a 50 centesimi qualcosa che si ritiene valga 1 dollaro” ricorda Carlo Benetti, Head of Market Research & Business Innovation di Swiss & Global, nel commento analitico L’Alpha e Beta del 2 marzo.
Purtroppo per tutti, dai tempi pionieristici del value investing le cose si sono complicate e oggi è quasi impossibile trovare buone società sottovalutate o addirittura a sconto, e con questi listini non è affar semplice "comprare basso e vendere alto". L’imponente intervento dei governi e delle banche centrali ha indebolito la rilevanza delle grandezze economiche a favore delle decisioni politiche (vedi L’Alpha e il Beta del 23.2.2015): il Quantitative Easing ha infatti alterato la percezione del rischio. Nel mondo, le politiche non convenzionali sballano i parametri di valutazione, si altera la fiducia, si attenuano i legami tra prezzi e fatti economici. Non è il mondo "value" di Graham quello in cui i listini azionari sono ai massimi e il Bund tedesco e il BTP italiano rendono rispettivamente meno del titolo giapponese ed americano.
“Sabato scorso Warren Buffett, che conobbe Graham e Kahn negli anni universitari alla Columbia, ha presentato l’annuale lettera agli azionisti, la cinquantesima da quando prese il controllo della Berkshire Hathaway nel 1965. La lettera annuale di Buffett, come Irving Kahn seguace di stretta osservanza dell’insegnamento di Graham, è sempre una lettura istruttiva perché alla presentazione dei dati affianca ragionamenti e spunti di interesse. E se fa notizia l’attenzione di Buffett alle società tedesche, la lettera riafferma l’ottimismo sulla forza dell’economia americana e sulla concentrazione del portafoglio in poche società” puntualizza Carlo Benetti per il quale la lezione di questi grandi investitori va dunque aggiornata e adeguata ad un mondo radicalmente cambiato e, non ultimo, a portafogli decisamente meno capienti.
Non è facile mettere in pratica il principio di "liberare il valore" (unlocking value) con listini sopravvalutati, rendimenti obbligazionari negativi e, particolare per qualcuno non trascurabile, senza i capitali necessari per esprimere una persona di fiducia nei consigli di amministrazione. Ma adeguare alcuni principi non significa sconfessare l’intero corpo dottrinale dell’insegnamento di questi grandi maestri. Il ripetuto invito alla selettività e al lungo periodo costituisce un efficace antidoto ai paradossi e alle irrazionalità di questo tempo. Nel mondo dei QE nessuno sa quando girerà la marea, quelli che lavorano pesantemente a leva e che operano nel breve termine sono esposti al rischio di perdite ingenti. In questo contesto «artificiale» le passioni e le irrazionalità prevalgono e l’investitore deve adattarsi, in mercati che non solo non sono mai stati efficienti ma hanno acquisito caratteristiche di irrazionalità la flessibilità ha ragione del dogmatismo.
“Una delle migliori definizioni di investimento che resiste nel tempo è quella formulata da Benjamin Graham negli anni ’30: «una operazione di investimento è quella che con l’analisi prospetta la sicurezza del capitale e un rendimento adeguato, operazioni che non rispondono a questi requisiti sono speculative». Sono tre le parole decisive nella definizione di Graham: analisi, sicurezza del capitale, rendimento adeguato, cioè i tre requisiti che definiscono il perimetro di qualsiasi investimento anche in questo particolare scenario di mercato" specifica Carlo Benetti.
Con un’ultima raccomandazione per l’investitore privato: lasciar perdere le opinioni prevalenti che si ascoltano alla televisione o su internet perché non sono di aiuto e dotarsi piuttosto di un orizzonte temporale minimo di tre anni per valutare la profittabilità di un investimento. "Coloro che fanno previsioni di mercato riempiono le orecchie ma non riempiranno mai i portafogli" ha scritto Buffett sabato scorso: non a caso, per Graham e per i suoi grandi epigoni come Irving Kahn e Warren Buffett la più grande qualità di un investitore è la pazienza.
Per scaricare il documento completo visita il sito my.swissglobal-am.it

Read more:
Trending