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Big Data, due terzi delle aziende è a rischio competitività
11 Marzo 2015 09:35
rzi (per la precisione il 65 per cento del totale) delle organizzazioni Big Data riconoscono di essere a rischio di diventare poco competitivi se non adotteranno nuove soluzioni per le analisi dei dati.
A rivelarlo è il rapporto Big & Fast Data: The Rise of Business Insight-Driven di Capgemini, uno dei più importanti fornitori mondiali di servizi di consulenza, tecnologia e outsourcing, realizzato in partnership con EMC Corporation, e questo nonostante i grandi cambiamenti del mercato siano guidati proprio dai Big Data: con quest’ultima definizione si descrivere una raccolta di dataset così grande e complessa da richiedere strumenti differenti da quelli tradizionali, in tutte le fasi del processo, dall'acquisizione, alla curation, passando per condivisione, analisi e visualizzazione.
Lo studio ha coinvolto oltre mille tra executive e senior decision maker del Nord America, Sud America, Europa e Asia-Pacifico per comprendere il livello di esigenza e capacità di gestione delle aziende dei Big Data. Dal report emerge inoltre che il 64 per cento delle imprese intervistate, i Big Data stanno cambiando i tradizionali confini del business e stanno consentendo a nuove realtà di entrare nei loro mercati. Più di un quarto (27 per cento) ha evidenziato una nuova competition da parte di player di altri settori, mentre la maggioranza (53 per cento) si aspetta di dover affrontare la concorrenza di start-up data-enabled.
Questo suggerisce che la padronanza nella gestione e nell'analisi dei Big Data è ormai imprescindibile non solo per il successo, ma anche per la sopravvivenza aziendale.
A rivelarlo è il rapporto Big & Fast Data: The Rise of Business Insight-Driven di Capgemini, uno dei più importanti fornitori mondiali di servizi di consulenza, tecnologia e outsourcing, realizzato in partnership con EMC Corporation, e questo nonostante i grandi cambiamenti del mercato siano guidati proprio dai Big Data: con quest’ultima definizione si descrivere una raccolta di dataset così grande e complessa da richiedere strumenti differenti da quelli tradizionali, in tutte le fasi del processo, dall'acquisizione, alla curation, passando per condivisione, analisi e visualizzazione.
Lo studio ha coinvolto oltre mille tra executive e senior decision maker del Nord America, Sud America, Europa e Asia-Pacifico per comprendere il livello di esigenza e capacità di gestione delle aziende dei Big Data. Dal report emerge inoltre che il 64 per cento delle imprese intervistate, i Big Data stanno cambiando i tradizionali confini del business e stanno consentendo a nuove realtà di entrare nei loro mercati. Più di un quarto (27 per cento) ha evidenziato una nuova competition da parte di player di altri settori, mentre la maggioranza (53 per cento) si aspetta di dover affrontare la concorrenza di start-up data-enabled.
Questo suggerisce che la padronanza nella gestione e nell'analisi dei Big Data è ormai imprescindibile non solo per il successo, ma anche per la sopravvivenza aziendale.
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