High Yield

High yield, con il QE l’asset class torna attraente

23 Marzo 2015 14:10

financialounge -  High Yield Pictet quantitative easing
13 il loro rendimento medio si è attestato al +5,09%. L’anno scorso, invece, si è posizionato a un +6,43%. Dall’inizio dell’anno, infine, hanno già registrato un apprezzamento medio del +4,29%. Loro sono i fondi obbligazionari euro high yield, i prodotti del risparmio gestito che investono prevalentemente in titoli obbligazionari ad alto rendimento e a più basso merito di credito, cioè al di sotto del rating BBB- nella scala di Standard & Poor’s, ovvero sotto il Baa3 di Moody’s e sotto il livello di BBB- di Fitch.
Chi li ha sottoscritti ha quindi beneficiato di rendimenti interessanti pur in un contesto di tassi di mercato sempre meno generosi. Certo, l’investitore deve mettere nel dovuto conto che la loro rischiosità è molto superiore a quella di un comune fondo obbligazionario euro e che, pertanto, risulta esposto a variazioni anche piuttosto ampie nel breve termine. Una peculiarità, sia sotto il profilo del rischio che di quello che rendimento atteso, che i fondi high yield euro dovrebbero preservare anche per l’anno in corso.
“Mentre la BCE si prepara a varare il programma di QE (Quantitative Easing), sovrappesiamo il debito high yield europeo. L’asset class è interessante sotto vari aspetti”. riferisce la la Pictet Asset Management Strategy Unit (PSU), il gruppo di investimento responsabile delle linee guida di asset allocation in ambito azionario e obbligazionario, nonché in materia di valute e di commodity, che poi spiega: “Primo il QE aumenterà l’attrattività degli strumenti che offrono buoni rendimenti a una cifra. Dato che nell’area euro un titolo di stato su quattro ha un tasso negativo e le obbligazioni investment grade rendono poco più dell’1%, gli investitori alla ricerca di una rendita sono costretti a puntare sui corporate bond a basso rating. Secondo, gli sviluppi dell’economia dovrebbero sostenere il merito di credito degli emettenti high yield europei. In previsione di una crescita dell’eurozona dell’1,4% circa secondo i nostri calcoli, le società di categoria speculativa dovrebbero godere ancora di solide prospettive di ricavi e utili. Terzo, le valutazioni sono interessanti: l’extra rendimento offerto attualmente dai titoli high yield, che presnetano uno spread aggregato di circa 350 punti base (+3,50%), è più che sufficiente a compensare il rischio di default (fallimento). Il tasso di insolvenza a 12 mesi implicito nel mercato dell’alto rendimento europeo è di circa il 5,7%, oltre il doppio del tasso effettivo corrente (2% circa) e al di sopra dello scenario di base delineato da Moody’s per il 2015 (poco più di due punti percentuali). Già nelle scorse settimane, i flussi di investimento verso l’asset class high yield sono infatti aumentati”.

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