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Italia, con le riforme è possibile un Nuovo Rinascimento

1 Aprile 2015 10:30

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na lunga recessione, e nonostante alcuni dati ancora in chiaroscuro (come quello sulla disoccupazione di febbraio in aumento reso noto ieri dall’Istat), l'Italia dovrebbe finalmente rivedere una crescita positiva quest'anno. E, grazie ad una combinazione unica di fattori interni ed internazionali, potrebbe addirittura delinearsi una sorta di Nuovo Rinascimento italiano.
A formulare questa tesi è il team Economics Research di Credit Suisse che, nel report del 23 marzo, spiega perché il futuro all’orizzonte del nostro paese è diventato molto incoraggiante.

“Le prospettive per il 2015 sono oggettivamente più luminose, con la situazione politica più stabile, le riforme che procedono a ritmo sostenuto, e con il significativo miglioramento del contesto macroeconomico generale grazie alla riduzione dei tassi di interesse, un significativo deprezzamento della valuta, e i prezzi del petrolio molto più bassi rispetto alla media degli ultimi anni. Inoltre un ulteriore impulso all'attività potrà arrivare anche dai tassi di interesse più bassi e dal QE della BCE che stanno fornendo all'Italia uno spazio fiscale sostanziale per i prossimi anni” sostengono gli analisti del team che, pur ammettendo che dai dati economici finora emergono luci e ombre, suggeriscono di concentrarsi sugli evidenti miglioramenti in alcuni indicatori congiunturali, in particolare quelli relativi alla fiducia dei consumatori e alla spesa di beni durevoli che hanno registrato un balzo all’insù, e all’impatto significativo della riforma del mercato del lavoro.

“Guardando al futuro, l'Italia deve concentrarsi sulla piena attuazione del pacchetto di riforme complessive, ricordando che il loro vero successo non si ferma a livello legislativo, ma ha bisogno che si trasmetta alla pubblica amministrazione, alle amministrazioni locale e quindi anche all'economia in generale” fanno sapere gli esperti del Team che poi concludono: “Guardando oltre il breve termine, gli sforzi principali sono ancora necessari nel campo dell'istruzione, in quello della lotta alla corruzione, nell’ambito delle nuove tecnologie e nella sinergia complessiva di intenti tra il pubblico e il settore privato: un quadro d’insieme che favorirebbe un nuovo rinascimento italiano viste le potenzialità inespresse del paese”.

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