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Nigeria, come sfruttare il valore delle banche principali

1 Aprile 2015 10:00

financialounge -  banche centrali hedge fund Kier Boley Nigeria
babile che il governo della Nigeria, dopo la recente tornata delle elezioni presidenziali, svaluti la sua moneta (la naira) per migliorare la propria posizione finanziaria. Ed è proprio per questo motivo che gli investitori che non sono attualmente impegnati in questo mercato per ora preferiscono evitarlo.
La convinzione che la divisa nigeriana sia destinata a svalutarsi è legata al fatto che la naira non è scesa tanto quanto il rublo russo, la moneta più simile proprio a causa di un’analoga dipendenza dal petrolio. La naira nigeriana si è infatti deprezzata del 22% da quando è iniziato il crollo del prezzo del petrolio, mentre il rublo ha perso all’incirca il 52%.
Ciononostante, le banche nigeriane più solide dal punto di vista patrimoniale sembrano, per Kier Boley, Portfolio manager di GAM, attraenti: diversi investitori, infatti, stanno cominciando a puntare sul valore inespresso di questi titoli costruendo nuove posizioni tramite l’acquisto a prezzi che risultano pari o al di sotto del valore patrimoniale. Una tendenza strategica che potrebbe, nel medio termine, invertire quella in atto che mostra i valori delle quote dei fondi hedge africani oscillare intorno alla parità come conseguenza delle posizioni ribassiste sui titoli sudafricani di beni voluttuari: azioni che sono diventate costose, e che non solo si rifiutano di scendere ma tendono a salire ulteriormente per la convinzione che un prezzo del petrolio più basso spinga i consumi.
I fondi hedge regionali tendono infatti ancora ad avere un maggior peso sul Sud Africa rispetto al resto dell’area: i gestori che, al contrario, erano più esposti sulla Nigeria a febbraio hanno sofferto sia sull’azionario sia per l’effetto dell’indebolimento della valuta.

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