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Mercati obbligazionari, i segmenti da privilegiare

14 Aprile 2015 10:10

financialounge -  mercati obbligazionari Natixis Investment Managers tassi di interesse
affatto facile per le famiglie risparmiatrici italiane abituarsi al nuovo contesto del mercato obbligazionario. Fino a pochi anni fa, era sufficiente acquistare un titolo di stato in asta o andare in Posta, per garantirsi un buon rendimento senza (quasi) nessun rischio. Ma oggi, con i tassi di interesse al di sotto del mezzo punto percentuale con i titoli del Tesoro che scadranno nel 2020, non basta più il fai da te. È infatti indispensabile disporre di una gestione obbligazionaria flessibile capace di catturare le diverse occasioni di investimento che ancora ci sono nei diversi segmenti del reddito fisso.

Come le opportunità individuate dalla Divisione Fixed Income di Natixis Global Asset Management “Manteniamo una view positiva sul mercato del credito. Sulla scia del piano di Quantitative Easing della BCE, guardiamo con favore Europa, banche, paesi periferici e bond investment grade (IG) a lungo termine. Inoltre investiremo selettivamente su strumenti ibridi a breve termine, finanziari e non finanziari, per individuare extra-rendimento. La caccia al rendimento è più che mai accesa nell’attuale contesto in cui i government bond in euro con rendimento negativo rappresentano il 32,5% del mercato in circolazione. L’entità dell’intervento di Qe (pari a 1.100 miliardi di euro) dovrebbe essere sufficiente a permettere la prosecuzione di questo andamento” fanno presenti gli esperti della divisione che dichiarano una view positiva anche relativamente al segmento delle obbligazioni convertibili e dei bond high yield. “Correlazione con i mercati azionari, volatilità implicita accettabile e una forte domanda determinano una view positiva per il 2015 per le convertibili. Scegliamo quindi una posizione di sovrappeso sul delta globale (cioè la sensibilità delle obbligazioni convertibili ai movimenti azionari e viceversa. Nel breve termine, interveniamo attivamente sulle nostre posizioni per riallocare l’investimento sulle performance migliori” puntualizza la divisione che poi spiega la propria visione positiva sull’alto rendimento: “L’avvio del Qe (quantitative easing) da parte della BCE dovrebbe generale flussi di acquisto in particolare sul segmento crossover (quello che si sovrappone tra l’high yield e l’investment grade) e, in generale, sul segmento dell’alto rendimento. Gli investitori alla ricerca di rendimento dovrebbero continuare la rotazione verso titoli corporate a più lungo termine e/o rating più bassi. I fondamentali sono ancora positivi e il valore relativo è interessante. Nei prossimi due mesi, ci attendiamo che lo spread si riduca di circa 30 punti base (-0,3%)”.

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