David Buckle
Il multi asset giusto in attesa delle mosse della Fed
28 Aprile 2015 10:26
lzo dei tassi da parte della Fed? Probabilmente nel quarto trimestre di quest’anno se non, addirittura, l’anno prossimo. In ogni caso, la banca centrale americana comunicherà le proprie intenzioni sui tassi in modo trasparente e ponderato per scongiurare un'altra reazione acuta dei mercati come nel caso dell’annuncio del tapering, che nel 2013 provocò un’ondata di volatilità. Possono essere sintetizzate così le riflessioni formulate da David Buckle, Responsabile della ricerca quantitativa di Fidelity Worldwide Investment sullo scenario alla vigilia dell’incontro del FOMC, alle quali Paolo Federici, Managing Director Southern Europe and Latin America, ha aggiunto le soluzioni d’investimento più appropriate capaci di adattarsi alle diverse condizioni di mercato.
"La Federal Reserve aveva previsto di innalzare i tassi a giugno poiché auspicava che nel frattempo l'inflazione si sarebbe rafforzata. Ma ciò non è accaduto, e indubbiamente il crollo delle quotazioni petrolifere non ha aiutato su questo fronte. Finché non aumenterà l'inflazione, dubito che la Fed interverrà. Per come stanno le cose, difficilmente i tassi aumenteranno prima del terzo trimestre 2015. Anzi, a nostro avviso, la tempistica più probabile si colloca nel quarto trimestre inoltrato, se non addirittura nel 2016" puntualizza infatti David Buckle che, relativamente alla reazione dei mercati all’annuncio del tapering, che nel 2013 provocò un’ondata di volatilità, aggiunge: "Ritengo che un simile fenomeno non si ripeterà. All'epoca dell’annuncio del tapering, la Federal Reserve aveva dichiarato che non avrebbe innalzato i tassi nell'imminente futuro. E quando inaspettatamente fu annunciato che era giunto il momento di ripensare la politica monetaria, ciò scatenò una reazione forte sui mercati. La Fed si è resa conto degli effetti negativi di un annuncio a sorpresa e sta agendo con molta cautela per evitarne il ripetersi. Prevediamo quindi che la banca centrale USA non coglierà nuovamente di sorpresa gli investitori, pesando molto di più le parole e l'annuncio del primo rialzo dei tassi, quando arriverà, sarà senz'altro formulato con cautela".
In attesa di verificare cosa accadrà, i risparmiatori si chiedono quali strategie adottare per difendere il capitale e, al contempo, cogliere le opportunità sui mercati.
“In un contesto in cui i bassi tassi sul debito governativo spingono gli investitori alla ricerca di rendimenti più interessanti, riteniamo che le strategie orientate al reddito possano risultare particolarmente premianti. In special modo esistono strumenti di investimento multi asset che hanno la caratteristica di offrire un’ampia diversificazione e quella di sapersi adattare nella maniera migliore alle diverse condizioni di mercato” fa presente Paolo Federici che, tuttavia, subito dopo avverte: “Anche nell’ambito dei prodotti multi asset occorre però fare delle distinzioni, in quanto solo gli strumenti più moderni prevedono l’introduzione in chiave opportunistica di asset class innovative come infrastrutture e prestiti, poco correlate ad azioni e obbligazioni e capaci si supportare i rendimenti anche in contesti di mercato mutevoli”.
Il riferimento è al FF Global Multi Asset Income Fund (GMAI), il fondo flessibile dinamico di riferimento nella categoria dei multi asset di ultima generazione orientati al reddito, che consente di ottenere flussi di reddito elevati e stabili. Questo fondo ha infatti generato nel tempo un rendimento cedolare annuo pari a circa il 5%, in linea con i target di distribuzione, ed ha offerto un rendimento complessivo superiore al 16% dall’inizio dell’anno e di oltre il 33% negli ultimi 12 mesi (dati al 26.04.15 in Euro). “Questa è una ulteriore testimonianza della qualità di Fidelity negli investimenti multi asset, come testimoniato dal premio Morningstar come Migliore Società Multi Asset che Fidelity si è aggiudicato per il secondo anno consecutivo grazie a qualità e costanza di rendimenti nel tempo” conclude Paolo Federici.
"La Federal Reserve aveva previsto di innalzare i tassi a giugno poiché auspicava che nel frattempo l'inflazione si sarebbe rafforzata. Ma ciò non è accaduto, e indubbiamente il crollo delle quotazioni petrolifere non ha aiutato su questo fronte. Finché non aumenterà l'inflazione, dubito che la Fed interverrà. Per come stanno le cose, difficilmente i tassi aumenteranno prima del terzo trimestre 2015. Anzi, a nostro avviso, la tempistica più probabile si colloca nel quarto trimestre inoltrato, se non addirittura nel 2016" puntualizza infatti David Buckle che, relativamente alla reazione dei mercati all’annuncio del tapering, che nel 2013 provocò un’ondata di volatilità, aggiunge: "Ritengo che un simile fenomeno non si ripeterà. All'epoca dell’annuncio del tapering, la Federal Reserve aveva dichiarato che non avrebbe innalzato i tassi nell'imminente futuro. E quando inaspettatamente fu annunciato che era giunto il momento di ripensare la politica monetaria, ciò scatenò una reazione forte sui mercati. La Fed si è resa conto degli effetti negativi di un annuncio a sorpresa e sta agendo con molta cautela per evitarne il ripetersi. Prevediamo quindi che la banca centrale USA non coglierà nuovamente di sorpresa gli investitori, pesando molto di più le parole e l'annuncio del primo rialzo dei tassi, quando arriverà, sarà senz'altro formulato con cautela".
In attesa di verificare cosa accadrà, i risparmiatori si chiedono quali strategie adottare per difendere il capitale e, al contempo, cogliere le opportunità sui mercati.
“In un contesto in cui i bassi tassi sul debito governativo spingono gli investitori alla ricerca di rendimenti più interessanti, riteniamo che le strategie orientate al reddito possano risultare particolarmente premianti. In special modo esistono strumenti di investimento multi asset che hanno la caratteristica di offrire un’ampia diversificazione e quella di sapersi adattare nella maniera migliore alle diverse condizioni di mercato” fa presente Paolo Federici che, tuttavia, subito dopo avverte: “Anche nell’ambito dei prodotti multi asset occorre però fare delle distinzioni, in quanto solo gli strumenti più moderni prevedono l’introduzione in chiave opportunistica di asset class innovative come infrastrutture e prestiti, poco correlate ad azioni e obbligazioni e capaci si supportare i rendimenti anche in contesti di mercato mutevoli”.
Il riferimento è al FF Global Multi Asset Income Fund (GMAI), il fondo flessibile dinamico di riferimento nella categoria dei multi asset di ultima generazione orientati al reddito, che consente di ottenere flussi di reddito elevati e stabili. Questo fondo ha infatti generato nel tempo un rendimento cedolare annuo pari a circa il 5%, in linea con i target di distribuzione, ed ha offerto un rendimento complessivo superiore al 16% dall’inizio dell’anno e di oltre il 33% negli ultimi 12 mesi (dati al 26.04.15 in Euro). “Questa è una ulteriore testimonianza della qualità di Fidelity negli investimenti multi asset, come testimoniato dal premio Morningstar come Migliore Società Multi Asset che Fidelity si è aggiudicato per il secondo anno consecutivo grazie a qualità e costanza di rendimenti nel tempo” conclude Paolo Federici.