elezioni
Borsa, piacciono ancora mid cap e i settori bancario e consumi
6 Maggio 2015 10:10
dizio sull’azionario in generale resta ancora moderatamente positivo, in particolare sui settori bancario e dei consumi e sulle mid cap, mentre rimangono sul tavolo i possibili impatti negativi derivanti dall’esito incerto delle elezioni britanniche del 7 maggio. Sono queste, in estrema sintesi, le considerazioni che Scott Meech, Co-Head European Equities di Union Bancaire Privée, (UBP) si sente di esprimere osservando l’attuale contesto di mercato.
“Le valutazioni azionarie correnti sembrano ragionevoli, con l’indice MSCI World che scambia a 14,4 volte gli utili del 2016. Il settore dell’energia è stato oggetto di considerevoli revisioni al ribasso degli utili (la crescita degli EPS di questo settore è crollata del 50% su base annua), mentre l’indicatore di sorpresa economica statunitense potrebbe esser sceso su un livello minimo a marzo. Lo scorso mese, gli indicatori globali sono stati contrastanti, mentre non si è ancora realizzata la debolezza stagionale che ci aspettavamo in alcune aree” dichiara Scott Meech per il quale, relativamente all’azionario europeo, si vedono i primi segnali che indicano che l’euro debole e i prezzi bassi del petrolio stiano iniziando a supportare gli utili, con revisioni positive nell’Eurozona per la prima volta in 4 anni. Le società europee stanno inoltre traendo beneficio da costi di finanziamento molto bassi e sembra che le attività di M&A stiano aumentando mentre la BCE ha sottolineato che cominciano ad emergere alcuni segnali positivi sulla crescita del credito.
“Stiamo cercando nei nostri portafogli di esporci sempre più alla ripresa del ciclo economico, in particolare sui titoli del comparto bancario, dei media e del consumo. Di conseguenza la nostra esposizione sulle aziende di media capitalizzazione è aumentata” puntualizza Scott Meech che, al momento, non nasconde alcune preoccupazioni sull’azionario del Regno Unito, poiché sembra che il mercato stia trascurando i rischi connessi alle elezioni che si terranno il 7 maggio.
“Non è chiaro chi formerà il prossimo Governo: sebbene i Conservatori siano maggiormente dalla parte delle imprese rispetto ai Laburisti, il partito di David Cameron ha promesso di indire un referendum nel 2017 sulla permanenza del Regno Unito nell’Unione Europea. Annunciare un referendum per una data così lontana nel tempo potrebbe però avere un grande impatto sugli investimenti delle imprese e sul commercio, come accadde nel periodo che ha preceduto il referendum scozzese lo scorso anno. Riteniamo che il mercato britannico potrebbe essere molto vulnerabile dopo le elezioni, specialmente considerando i forti guadagni riportati negli ultimi mesi” avverte infatti Scott Meech.
“Le valutazioni azionarie correnti sembrano ragionevoli, con l’indice MSCI World che scambia a 14,4 volte gli utili del 2016. Il settore dell’energia è stato oggetto di considerevoli revisioni al ribasso degli utili (la crescita degli EPS di questo settore è crollata del 50% su base annua), mentre l’indicatore di sorpresa economica statunitense potrebbe esser sceso su un livello minimo a marzo. Lo scorso mese, gli indicatori globali sono stati contrastanti, mentre non si è ancora realizzata la debolezza stagionale che ci aspettavamo in alcune aree” dichiara Scott Meech per il quale, relativamente all’azionario europeo, si vedono i primi segnali che indicano che l’euro debole e i prezzi bassi del petrolio stiano iniziando a supportare gli utili, con revisioni positive nell’Eurozona per la prima volta in 4 anni. Le società europee stanno inoltre traendo beneficio da costi di finanziamento molto bassi e sembra che le attività di M&A stiano aumentando mentre la BCE ha sottolineato che cominciano ad emergere alcuni segnali positivi sulla crescita del credito.
“Stiamo cercando nei nostri portafogli di esporci sempre più alla ripresa del ciclo economico, in particolare sui titoli del comparto bancario, dei media e del consumo. Di conseguenza la nostra esposizione sulle aziende di media capitalizzazione è aumentata” puntualizza Scott Meech che, al momento, non nasconde alcune preoccupazioni sull’azionario del Regno Unito, poiché sembra che il mercato stia trascurando i rischi connessi alle elezioni che si terranno il 7 maggio.
“Non è chiaro chi formerà il prossimo Governo: sebbene i Conservatori siano maggiormente dalla parte delle imprese rispetto ai Laburisti, il partito di David Cameron ha promesso di indire un referendum nel 2017 sulla permanenza del Regno Unito nell’Unione Europea. Annunciare un referendum per una data così lontana nel tempo potrebbe però avere un grande impatto sugli investimenti delle imprese e sul commercio, come accadde nel periodo che ha preceduto il referendum scozzese lo scorso anno. Riteniamo che il mercato britannico potrebbe essere molto vulnerabile dopo le elezioni, specialmente considerando i forti guadagni riportati negli ultimi mesi” avverte infatti Scott Meech.
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