Bank of England
Regno Unito, possibile rialzo dei tassi dopo la FED
12 Maggio 2015 10:20
ultato delle elezioni nel Regno Unito ha fatto chiarezza su alcune questioni di breve termine, ma il ruolo della Gran Bretagna in Europa resta ancora incerto. Più probabili, invece, graduali rialzi del tasso di sconto UK nella seconda parte dell’anno dopo che la Federal Reserve americana avrà iniziato ad aumentare il proprio tasso di sconto. Sono queste le riflessioni fatte da John Greenwood, Chief Economist di Invesco cha ha analizzato il possibile impatto sui mercati del dopo elezioni a Londra.
“Va detto che la continuità del programma economico da parte della coalizione guidata dai conservatori è un dato certamente positivo per i mercati finanziari. Il programma è caratterizzato dalla disciplina fiscale nel settore pubblico, dalla preferenza del settore privato nel ruolo di promozione della crescita economica, e della prosperità economica che si sostituisce agli interventi pubblici massivi sui mercati quali, ad esempio, i programmi proposti dal laburista Ed Miliband per imporre un limite ai prezzi di elettricità e gas o per riscrivere centinaia di migliaia di contratti di impiego a «zero ore»” dichiara John Greenwood per il quale, tuttavia, la Coalizione di Governo non è riuscita a raggiungere l’obiettivo di riduzione del deficit di bilancio strutturale a zero all’interno di una singola legislatura, in parte a causa del congelamento delle spese sulla sanità e sugli aiuti internazionali oltre che a numerose riduzioni sulla tassazione dei redditi personali specialmente sui contribuenti meno abbienti.
“Vi sono tuttavia pochi dubbi sul fatto che i Conservatori cercheranno di realizzare questo programma, contenendo la spesa pubblica, sia corrente che in conto capitale, fino a quando le entrate fiscali non saranno riportate ai livelli che caratterizzano una fase di solida crescita economica” aggiunge John Greenwood secondo il quale, la Banca d’Inghilterra dovrebbe comunque mantenere l’inflazione al livello obiettivo del 2%. “Dal momento che l’economia del Regno Unito continua a riprendersi è inoltre probabile che gli investitori inizino a muoversi in vista di una serie di graduali rialzi del tasso di sconto nella seconda parte dell’anno, cominciando, a nostro giudizio, dopo che la Federal Reserve americana avrà iniziato ad aumentare il proprio tasso di sconto” conclude John Greenwood.
“Va detto che la continuità del programma economico da parte della coalizione guidata dai conservatori è un dato certamente positivo per i mercati finanziari. Il programma è caratterizzato dalla disciplina fiscale nel settore pubblico, dalla preferenza del settore privato nel ruolo di promozione della crescita economica, e della prosperità economica che si sostituisce agli interventi pubblici massivi sui mercati quali, ad esempio, i programmi proposti dal laburista Ed Miliband per imporre un limite ai prezzi di elettricità e gas o per riscrivere centinaia di migliaia di contratti di impiego a «zero ore»” dichiara John Greenwood per il quale, tuttavia, la Coalizione di Governo non è riuscita a raggiungere l’obiettivo di riduzione del deficit di bilancio strutturale a zero all’interno di una singola legislatura, in parte a causa del congelamento delle spese sulla sanità e sugli aiuti internazionali oltre che a numerose riduzioni sulla tassazione dei redditi personali specialmente sui contribuenti meno abbienti.
“Vi sono tuttavia pochi dubbi sul fatto che i Conservatori cercheranno di realizzare questo programma, contenendo la spesa pubblica, sia corrente che in conto capitale, fino a quando le entrate fiscali non saranno riportate ai livelli che caratterizzano una fase di solida crescita economica” aggiunge John Greenwood secondo il quale, la Banca d’Inghilterra dovrebbe comunque mantenere l’inflazione al livello obiettivo del 2%. “Dal momento che l’economia del Regno Unito continua a riprendersi è inoltre probabile che gli investitori inizino a muoversi in vista di una serie di graduali rialzi del tasso di sconto nella seconda parte dell’anno, cominciando, a nostro giudizio, dopo che la Federal Reserve americana avrà iniziato ad aumentare il proprio tasso di sconto” conclude John Greenwood.