Natixis Investment Managers
Tecniche di gestione alternative per affrontare l'aumento dei tassi
14 Maggio 2015 10:05
zona euro, con il quantitative easing (QE) appena avviato dalla BCE (che dovrebbe alimentarlo almeno fino a settembre 2016), i tassi di interesse dovrebbero restare ai minimi anche nei prossimi mesi. Tuttavia, non è da escludere qualche contraccolpo derivante dall’aumento dei tassi USA. Questi ultimi, sebbene non si conosca ancora quando cominceranno a salire (a giungo, a settembre o nel primo trimestre 2016), sono comunque destinati a tornare alla normalità e ciò avrà delle implicazioni su tutto il mercato obbligazionario nel suo insieme.
In questo scenario Scott Schweighauser, President, Portfolio Manager Aurora Investment Management (gruppo Natixis Global Asset Management), ritiene che sia opportuno adottare tecniche di gestione alternative basate sulla ricerca dell'alfa che garantiscano una contenuta correlazione con i mercati obbligazionari tradizionali: il gestore raccomanda, inoltre, di fare ricorso anche alle tecniche di investimento che possano contribuire a mitigare l'effetto dell'aumento dei tassi così come la volatilità di mercato.
“L'aumento dei tassi di interesse rappresenta tipicamente una grande sfida per le strategie obbligazionarie direzionali duration lunghe. Ritengo piuttosto che sia i gestori orientati a strategie macro che quelli orientati a strategie più «bottom-up» (legate ai valori fondamentali dei titoli) siano pronti a beneficiare di un contesto di rialzo dei tassi” dichiara Scott Schweighauser che subito dopo rivela alcune delle tecniche di gestione alternative e non tradizionali che potrebbero essere messe in atto dai gestori per riposizionare i portafogli a fronte dell'aumento dei tassi:
1) Il trading direzionale potrebbe aiutare i gestori a spostare il proprio focus di acquisto verso le società che si prevede faranno bene in un ambiente di aumento dei tassi, vendendo allo scoperto i titoli di società che potrebbero essere negativamente condizionate dallo stesso;
2) i senior loan o gli strumenti di debito garantiti a tasso variabile, di solito beneficiano dell'aumento dei tassi, poiché il tasso di tali titoli tende a muoversi nella stessa direzione del tasso di riferimento;
3) la vendita allo scoperto di obbligazioni può essere espressione di una visione ribassista del mercato o di un dato segmento del mercato;
4) a tutto ciò è consigliabile aggiungere l'esposizione a commodity, metalli e altri «hard asset» che tendono ad apprezzarsi durante periodi di rialzo dei tassi.
Con l'avvicinarsi di un rialzo dei tassi, molti gestori di strategie non tradizionali attueranno probabilmente operazioni tattiche per meglio posizionare i portafogli e beneficiare di tale rialzo. In particolare, i gestori azionari long/short (strategie di portafoglio nei quali figurano posizioni rialziste con altre ribassiste) ed event-driven (specializzati nelle operazioni di M&A e finanza straordinaria) dovrebbero avere ampie possibilità di generare interessanti rendimenti ponderati per il rischio poiché la normalizzazione dei tassi negli Stati Uniti causerà una maggiore volatilità dei mercati e maggiori opportunità di selezione di titoli per posizionamenti long e short.
In questo scenario Scott Schweighauser, President, Portfolio Manager Aurora Investment Management (gruppo Natixis Global Asset Management), ritiene che sia opportuno adottare tecniche di gestione alternative basate sulla ricerca dell'alfa che garantiscano una contenuta correlazione con i mercati obbligazionari tradizionali: il gestore raccomanda, inoltre, di fare ricorso anche alle tecniche di investimento che possano contribuire a mitigare l'effetto dell'aumento dei tassi così come la volatilità di mercato.
“L'aumento dei tassi di interesse rappresenta tipicamente una grande sfida per le strategie obbligazionarie direzionali duration lunghe. Ritengo piuttosto che sia i gestori orientati a strategie macro che quelli orientati a strategie più «bottom-up» (legate ai valori fondamentali dei titoli) siano pronti a beneficiare di un contesto di rialzo dei tassi” dichiara Scott Schweighauser che subito dopo rivela alcune delle tecniche di gestione alternative e non tradizionali che potrebbero essere messe in atto dai gestori per riposizionare i portafogli a fronte dell'aumento dei tassi:
1) Il trading direzionale potrebbe aiutare i gestori a spostare il proprio focus di acquisto verso le società che si prevede faranno bene in un ambiente di aumento dei tassi, vendendo allo scoperto i titoli di società che potrebbero essere negativamente condizionate dallo stesso;
2) i senior loan o gli strumenti di debito garantiti a tasso variabile, di solito beneficiano dell'aumento dei tassi, poiché il tasso di tali titoli tende a muoversi nella stessa direzione del tasso di riferimento;
3) la vendita allo scoperto di obbligazioni può essere espressione di una visione ribassista del mercato o di un dato segmento del mercato;
4) a tutto ciò è consigliabile aggiungere l'esposizione a commodity, metalli e altri «hard asset» che tendono ad apprezzarsi durante periodi di rialzo dei tassi.
Con l'avvicinarsi di un rialzo dei tassi, molti gestori di strategie non tradizionali attueranno probabilmente operazioni tattiche per meglio posizionare i portafogli e beneficiare di tale rialzo. In particolare, i gestori azionari long/short (strategie di portafoglio nei quali figurano posizioni rialziste con altre ribassiste) ed event-driven (specializzati nelle operazioni di M&A e finanza straordinaria) dovrebbero avere ampie possibilità di generare interessanti rendimenti ponderati per il rischio poiché la normalizzazione dei tassi negli Stati Uniti causerà una maggiore volatilità dei mercati e maggiori opportunità di selezione di titoli per posizionamenti long e short.
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