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Multi asset, come scegliere la soluzione su misura

4 Giugno 2015 09:24

financialounge -  consulente finanziario fondi multi asset mercati obbligazionari Morgan Stanley Niccolò Rabitti tassi di interesse
lzo dei tassi sui mercati obbligazionari partito da metà aprile rappresenta solo un assaggio di quello che gli investitori più esposti al reddito fisso potrebbero accusare nei prossimi mesi ed anni. Infatti, prima poi, la normalizzazione dei mercati obbligazionari prenderà corpo e, dopo molti anni di politiche monetarie ultraespansive che hanno fatto precipitare a zero (e, in molti casi, anche sotto zero) i rendimenti dei bond, i tassi torneranno verso le medie del ciclo. E se anche, come tutti si augurano, ciò avverrà con gradualità, una cosa è certa: con i soli fondi obbligazionari non sarà possibile realizzare rendimenti soddisfacenti. Ecco perché si rende necessaria una più ampia diversificazione che includa non soltanto i titoli azionari ma anche le materie prime, le valute, le asset class non tradizionali e le strategie alternative.

Un approccio nel quale si faranno sempre più preferire i fondi multi asset di nuova generazione che hanno come obiettivo primario quello della ricerca di un rendimento a medio lungo termine di un certo spessore in un quadro però di ottimizzazione del portafoglio, in termini di diversificazione del rischio, e, quindi, delle volatilità attesa.
“Riteniamo che difficilmente i risparmiatori abituati ad essere esposti al 70%, 80% o anche 100% in bond e fondi obbligazionari possano passare a soluzioni con un profilo di rischio – volatilità percepite come superiori a quelle avute finora” fa presente Niccolò Rabitti, Executive Director di Morgan Stanley Investment Management per il quale, è molto probabile che la prima mossa delle famiglie italiane possa essere quella di affidarsi a soluzioni multi asset prevalentemente o esclusivamente obbligazionarie di tipo unconstrained, absolute return o flessibili. “Tuttavia, chi opta per questa scelta deve essere consapevole che, sebbene si tratti di un’ottimizzazione del proprio portafoglio obbligazionario rispetto al possesso diretto di bond e di fondi obbligazionari classici, potrebbe registrare rendimenti non molto esaltanti e, in ogni caso, molto al di sotto di quelli di cui gli obbligazionisti hanno potuto beneficiare in questi ultimi anni” puntualizza Niccolò Rabitti il cui riferimento è al fatto che il rialzo dei tassi di interesse (che rappresenta il beta del mercato a reddito fisso) si muoverà in direzione contraria ai portafogli obbligazionari i quali, per generare rendimento, faranno fatica a ricercare alpha in un ambiente molto complesso.

“Per queste ragioni suggeriamo di prendere in considerazione il ricorso ai fondi multi asset ad ampio spettro d’azione, che possono investire in azioni, bond, strumenti monetari, materie prime e strategie alternative. Prodotti che richiedono una delega al gestore per le scelte di portafoglio” sottolinea Niccolò Rabitti che poi indica le due principali categorie disponibili sul mercato: “Nella prima, quella dei multi asset absolute return, rientrano i fondi che cercano di essere il più svincolato possibile dalla direzionalità dei mercati finanziari puntando a generare alpha tramite approcci long - short (ovvero rialzisti su alcune asset class e ribassisti su altre). Nella seconda categoria, quella dei multi asset flessibili dei quali fa parte il nostro comparto Global Balanced Risk Control, la crescita del valore è invece legata alla ricerca di opportunità sia in ambito azionario che obbligazionario con un approccio flessibile e dinamico”.

Infine a chi gli fa presente la critica secondo la quale i fondi multi asset tenderebbero a limitare se non addirittura ad azzerare il ruolo strategico del consulente nelle scelte di portafoglio, Niccolò Rabitti precisa: “Al contrario, la professionalità del consulente tenderà ad essere valorizzata in quanto gli sarà richiesto di assemblare portafogli capaci di garantire la piena compatibilità tra i diversi fondi multi asset sottoscritti in modo da migliorare l’efficienza complessiva dell’investimento del cliente. Inoltre i fondi multi asset possono rappresentare la parte «core» del portafoglio alla quale abbinare scelte tattiche (tramite fondi specializzati) che il consulente potrà di volta in volta ricercare e suggerire al cliente”.

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