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Idee di Investimento - Azioni - 15 giugno 2015

15 Giugno 2015 13:40

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Le nostre aspettative sui tassi nella Nuova neutralità (un contesto nel quale le banche centrali saranno costrette a fissare i tassi ufficiali a livelli nettamente inferiori a quelli prevalenti prima della crisi) sostengono un orientamento relativamente favorevole alle azioni. I bassi tassi di sconto, l’inflazione in ripresa ma modesta e un ciclo economico prolungato depongono a favore di performance azionarie positive, persino con le attuali valutazioni, che appaiono equilibrate in base ai parametri storici. Le tendenze globali da noi individuate dovrebbero sostenere gli utili delle imprese e, come per le obbligazioni societarie, i trend strutturali delineano un contesto per la selezione dei vincitori a livello regionale e settoriale” spiegano i professionisti di PIMCO nell’articolo “Prudenti non significa evitare di investire”.

In questo contesto, nel quale i rendimenti obbligazionari sono ai minimi e, inoltre, espongono al rischio dei contraccolpi derivanti da un aumento dei tassi, la ricerca delle fonti alternative di reddito è sempre più complessa. Tra queste continua a godere di forti aspettative quella basata sui dividendi azionari, una strategia che applica un approccio di portafoglio tramite il quale i gestori cercano di selezionare le aziende capaci di erogare cedole generose ai soci. Un ulteriore importante conferma positiva circa le potenzialità di questa strategia arriva dall’autorevole Analyst Survey di Fidelity Worldwide Investment, i cui risultati sono stati elencati nell’articolo “Dividendi azionari, saper scegliere tra le tante opportunità”. Una delle evidenze più incoraggianti dell'indagine è la solidità generalizzata delle previsioni relative ai dividendi: infatti, nel complesso solo meno del 10% degli analisti prevedono un taglio o un annullamento della distribuzione dei dividendi. Dall’indagine, più in particolare, è emerso che il numero degli analisti che segnalano un aumento dei dividendi a livello globale è più elevato nel settore della sanità, seguito dal settore dei beni di consumo di base e da quello dei servizi di pubblica utilità: l'unico settore che, probabilmente, assisterà a un notevole calo delle distribuzioni è quello dell'energia.


Un altro approccio di gestione che può rivelarsi interessante in questa fase in cui le azioni, pur essendo relativamente meno care dei bond, hanno comunque meno appeal rispetto a 12-18 mesi fa, consiste nel puntare sulle imprese leader con una valutazione ragionevole. Tra le case d’investimento che possono vantare una consolidata expertise in questo ambito figura Vontobel Asset Management la cui boutique «Quality Growth Equities» con sede a New York, da oltre 25 anni investe in azioni di imprese leader a livello internazionale. Nell’articolo “Crescita di alta qualità a quotazioni ragionevoli”, Matt Benkendorf, Lead Portfolio Manager US Equity Strategy spiega gli elementi distintivi di questa expertise e le ragioni in base alle quali questo approccio può rivelarsi efficace, soprattutto in questa fase dei mercati finanziari. “Usiamo un approccio disciplinato agli investimenti che ci permette di mantenere uno stile di investimento coerente capace di fornire prestazioni prevedibili, permettendo ai nostri clienti di capire come la nostra strategia si comporta attraverso l’intero ciclo economico” precisa infatti Matt Benkendorf.


Intanto mentre prosegue l’andamento laterale, tendente leggermente al ribasso, dei mercati, gli investitori cercano di catturare le poche opportunità che ancora sono presenti sui listini. “Manteniamo il nostro giudizio complessivamente neutrale sulle azioni globali con una preferenza per Giappone e Svizzera. Il finanziario e l’healthcare rappresentano ancora le nostre scelte di punta in termini settoriali. Tuttavia, in generale, manteniamo una impostazione «ciclica» guidata dalla positiva dinamica di crescita economica dell’Eurozona e dall’outperformance storica dei titoli ciclici prima dei primi rialzi della Fed negli USA” fa sapere Wenli Fei, Equity Analysis di Credit Suisse nell’articolo “Borse, perché Tokyo e Zurigo hanno ora una marcia in più”.


Sulla preferenza da accordare ai settori farmaceutico e finanziario concorda pure Russ Koesterich, Global Chief Investment Strategist di BlackRock, che consiglia di evitare alcuni dei cosiddetti «porti sicuri» per gli investimenti, in particolare le utilities e i metalli preziosi (oro e argento), e privilegiare, per l’appunto, i titoli dei settori finanziario e farmaceutico. “L’altra settimana il settore delle utility statunitensi, considerato come un settore meno rischioso, è sceso del 4%, sottoperformando l’indice S&P500 in modo importante. I metalli preziosi sono stati un'altra vittima dell’andamento del mercato obbligazionario della scorsa settimana, con l’oro (-1,50%) e l’argento (-3,5%) in deciso calo“ rivela Russ Koesterich nell’articolo “Tassi in rialzo, perché puntare su healthcare e finanziari”. Secondo lo strategist, dal momento che i classici «porti sicuri», come i metalli preziosi e le azioni meno rischiose, offrono poca protezione, gli investitori dovrebbero prendere in considerazione alcuni settori meno penalizzati dal rialzo dei tassi. “Uno è il settore finanziario, con le banche che mostrano un potenziale beneficio dai tassi più elevati. Per gli investitori che guardando con maggiore attenzione ai settori più difensivi del mercato, suggeriamo l’healthcare alle utilities e alle telecom. A differenza di questi ultimi due settori, il farmaceutico in genere funziona relativamente bene in un ambiente di tassi di interesse crescenti” conclude Russ Koesterich.

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