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Banche centrali, le mosse sbagliate in conto ai risparmiatori

19 Giugno 2015 14:29

financialounge -  banche centrali crescita economica diversificazione Giordano Lombardo inflazione Pioneer Investments
torsioni dei prezzi di mercato generate dall’interventismo senza precedenti delle grandi banche centrali hanno cominciato e, soprattutto, cominceranno ad essere messe sotto pressione dalle effettive dinamiche economiche. In primis, è piuttosto evidente che l’attività economica a livello globale risulta ancora piuttosto modesta e gli investitori sembrano avere iniziato a ridurre il proprio ottimismo come si è potuto constatare da metà aprile in poi con flussi di impiego meno consistenti verso le asset class (in particolare le azioni) che più avevano corso nei primi mesi dell’anno e che presentano un profilo di rischio superiore ai titoli monetari e a quelli governativi schiacciati su rendimenti minimi storici o a zero (e, in diversi casi, addirittura negativi).
L’evidenza di una possibile futura ripresa dell’inflazione non sembra invece scontata oggi dai mercati. In entrambi i casi, ovvero la crescita economica anemica e l’inflazione che potrebbe rialzare la testa, il margine di errore nell’esecuzione delle politiche monetarie già estremamente accomodanti è ridotto al lumicino. Le banche centrali sono pertanto condannate al successo mentre gli investitori devono preoccuparsi di gestire il rischio del fallimento dei governatori centrali.


Tradotto in pratica, come ha avuto modo di raccomandare Giordano Lombardo, Group Chief Investment Officer di Pioneer Investments, non esiste una soluzione valida per tutti i risparmiatori e per ogni esigenza: gli investitori, al contrario, devono combinare un'ampia ed efficiente diversificazione in termini di asset class con un approccio di gestione orientato al ritorno assoluto, l’unico mix in grado di aiutare a migliorare il profilo rischio/rendimento dei portafogli. Occorre poi calibrare opportunamente l’orizzonte temporale di investimento agli obiettivi di rendimento per rendere l’investimento nel suo insieme compatibile nell’attuale scenario dei mercati. Solo in questo modo i risparmiatori potranno affrontare in modo consapevole le tante sfide che i mercati presenteranno loro nei prossimi mesi.

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