Carlo Benetti

Commodity, la maggiore decorrelazione dalle politiche monetarie

24 Giugno 2015 15:23

financialounge -  Carlo Benetti commodities politica monetaria
o che «quando si muove la Fed nessun luogo è sicuro», non è cioè facile evitare investimenti che direttamente o indirettamente non siano esposti al movimento dei tassi americani, ma è in casi di volatilità attesa che diversificazione e pazienza diventano preziosi alleati. Questa considerazione è uno dei principali spunti di riflessione offerti da Carlo Benetti, Head of Market Research & Business Innovation di GAM Italia Sgr, nel commento analitico L’Alpha e il Beta del 22 giugno.

 

Lo strategist, ricordando che la banca centrale americana ha preso tempo, spostando in avanti l’intervento sui tassi (probabilmente a settembre 2015), ed ha abbassato le stime di crescita, riassume in tre punti il messaggio della Yellen:

  • prima di intervenire sui tassi i membri del Board ritengono necessario acquisire ulteriori e più decisive conferme dello stato di salute dell’economia;

  • vengono tenute in considerazione le raccomandazioni di prudenza del Fondo Monetario (che ha indicato il 2016 come il momento più adatto per il primo intervento sui tassi) ma non sia eccessivamente enfatizzato il primo intervento sui tassi perché la politica monetaria rimarrà accomodante, i rialzi in linea con il passo dell’economia reale;

  • la Fed cercherà di contenere, per quanto in suo potere, la volatilità dei mercati che potrebbe avere contraccolpi sui sistemi finanziari di altri paesi, e lo farà comunicando le proprie intenzioni con la maggior chiarezza possibile.


 

“Il rialzo dei tassi sarà il primo dopo quasi dieci anni e per quanto ci si dica preparati i mercati reagiranno anche questa volta con nervosismo: selettività, gestione attiva, diversificazione, allungamento dell’orizzonte temporale saranno i quattro bastioni a difesa del portafoglio” puntualizza Carlo Benetti che, in questo appuntamento settimanale dell’Alpha e il Beta, indica un’altra asset class degna ora di attenzione dopo aver trattato, nelle precedenti settimane, le azioni e le obbligazioni emergenti anche in valuta locale (vedi L’Alpha e il Beta del 9.6.2015 e del 15.6.2015).

“Una asset class in questo momento penalizzata dalla congiuntura è quella delle materie prime che hanno risentito della sovrapproduzione e del rallentamento della crescita. Ma proprio perché i prezzi hanno già incorporato tutte le notizie negative, le commodity si presentano come la classe di attivo con la maggiore decorrelazione dalle politiche monetarie. Investitori pazienti e autenticamente convinti del significato di «lungo termine» potrebbero considerare l’ingresso in un segmento di mercato che presenta prezzi convenienti” conclude Carlo Benetti.

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