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Grecia, azionario Cina e rialzo dei tassi USA, istruzioni per l’uso

1 Luglio 2015 12:14

financialounge -  BlackRock Federal Reserve Fondi azionari mercati azionari Russ Koesterich tassi di interesse
uazione della Grecia e la correzione dell’azionario in Cina non hanno aiutato i mercati la scorsa settimana. Ma per gli investitori degli Stati Uniti, il problema più grande può essere qualcosa di molto più vicino a casa: la Federal Reserve (Fed) e la promessa virtuale di un imminente rialzo dei tassi.

Ne è convinto Russ Koesterich, Global Chief Investment Strategist di BlackRock, secondo il quale un atteggiamento ragionevole per gli investitori azionari potrebbe essere quello di mantenere una focalizzazione verso le società cicliche a discapito di quelle ritenute tradizionalmente «difensive».

 

“Per gli investitori azionari, ribadiamo alcuni dei nostri punti di vista espressi di recente: favorire la tecnologia e altri segmenti ciclici che tendono a reggere meglio nei periodi di rialzo dei tassi. Allo stesso tempo, suggeriamo sottoponderazione per investimenti che tradizionalmente sono considerati a «reddito», come utilities e REIT. Si tratta di settori che non solo hanno sottoperformato da inizio anno ma restano cari e vulnerabili a un ulteriore aumento dei tassi. Agli investitori consigliamo anche l'healthcare, che storicamente si è dimostrato essere un settore meno sensibile al rialzo dei tassi” puntualizza infatti lo strategist che poi affronta anche altri due temi caldi: la Grecia e l’azionario Cina.

“Il nostro scenario di base ipotizza che le autorità europee riescano a compiere ogni sforzo per ridurre al minimo il contagio e l'impatto su altri mercati finanziari europei: ciò permetterebbe di avere impatti di un certo rilievo nel breve termine mentre nel medio periodo le implicazioni sarebbero più limitate. In Cina, invece, le azioni viaggiano ora al 19% al di sotto dai massimi, dopo una violenza correzione che nella giornata di venerdì 26 giugno ha colpito duro soprattutto le small-cap e la tecnologia, due segmenti che hanno dominato il mercato toro dello scorso anno”.

 

Russ Koesterich, tuttavia, nonostante resti abbastanza fiducioso sulle prospettive economiche della Cina, ritiene che diversi fattori suggeriscano che potrebbe essere troppo presto per comprare aggressivamente questo mercato.

“In primo luogo, la Borsa della Cina continua ad essere dominata dalla speculazione. Anche dopo il recente sell-off (vendita sul mercato di titoli senza limitazione di prezzo e di quantità) , i margini di debito per gli investitori cinesi restano vicini ai massimi di tutti i tempi. In secondo luogo, nonostante una correzione vicina al 20%, le valutazioni azionarie sono ancora elevate rispetto a un anno fa. Per chi cerca l'esposizione all’azionario cinese, il mercato H-Share di Hong Kong si sta rivelando un modo meno volatile per accedere all’equity del colosso asiatico” conclude lo strategist.

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