Antonio Bottillo

Crisi dei mercati, i tre capisaldi per non perdere la bussola

13 Luglio 2015 10:54

financialounge -  Antonio Bottillo emotività Natixis Investment Managers portafoglio
on è stato possibile prevedere con certezza l’evoluzione della situazione in Grecia, lo stesso accadrà per quanto riguarda la Cina e gli altri fronti “caldi”. Quello che si sa però è che gli obiettivi che l’investitore si è prefissato non sono cambiati rispetto a pochi giorni fa, che le necessità legate alle varie fasi della vita non sono mutate e che, passata questa fase di turbolenza, ogni cliente si chiederà se il proprio portafoglio abbia risposto adeguatamente e se sia ancora in linea con tali obiettivi.

A ricordarlo è Antonio Bottillo, Executive Managing Director per l’Italia di Natixis Global Asset Management secondo il quale i mercati sono alle prese con nuove crisi e turbolenze, ma gli obiettivi di un risparmiatore non sono cambiati rispetto a pochi giorni fa: oggi, più che mai, è tempo di costruire portafogli durevoli. “Lo diciamo da tempo e oggi, più che mai, è il momento giusto per sottolineare l’importanza di un nuovo e diverso approccio agli investimenti che ponga al centro il risparmiatore, le sue necessità e obiettivi, in un’ottica di pianificazione finanziaria. La soluzione non sta nel singolo prodotto, nella singola asset class o settore: la soluzione è costruire portafogli robusti e durevoli in grado di affrontare diversi scenari di mercato”.

Secondo Antonio Bottillo la volatilità che continuiamo a vedere sui mercati ci ricorda ancora una volta i tre capisaldi che, anche se all’apparenza semplici, troppo spesso vengono trascurati o persi di vista in balia degli eventi, e che permettono di non perdere la bussola:

1. Focalizzarsi su obiettivi di investimento chiari e ben delineati.
Troppo spesso l’industria del risparmio gestito in passato si è focalizzata sul singolo prodotto, spingendo gli investitori verso una singola asset class o settore senza considerare adeguatamente il portafoglio nel suo complesso e gli obiettivi per i quali tale portafoglio è stato costruito. Ogni fase della vita porta con sé esigenze e progetti diversi, a volte a breve termine, più spesso di lungo periodo: occorre quindi, anche nelle fasi più turbolente, riuscire a focalizzarsi sugli obiettivi di investimento che ci si è prefissati e cercare di seguire un percorso ben definito, senza andare fuori strada a ogni curva.

2. Non farsi sopraffare dall’emotività.
Il problema maggiore che consulenti e promotori finanziari si trovano a dover affrontare in queste fasi è proprio la richiesta di clienti preda dell’ansia di uscire dai mercati e liquidare parte dei portafogli. Gli investitori dovrebbero evitare la tentazione di vendere e fare, al contempo, un check del proprio portafoglio per valutare insieme al consulente eventuali aggiustamenti.

3. Tendere verso portafogli robusti e capaci di navigare attraverso diverse fasi e cicli di mercato.
Da qui la necessità di un diverso approccio alla costruzione di portafoglio che prenda in considerazione una gamma più ampia di strategie e soluzioni di investimento, come ad esempio un uso più efficace delle asset class tradizionali, strategie alternative capaci di gestire meglio la volatilità e generare nuove fonti di rendimento, cosi come un nuovo tipo di diversificazione non solo tra aree geografiche e asset class, ma anche tra differenti modelli di investimento.

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