crescita economica

Portafogli obbligazionari, largo ai governativi di Italia e Spagna

20 Luglio 2015 11:34

financialounge -  crescita economica High Yield italia mercati obbligazionari Pictet spagna
high yield meno attraenti rispetto a qualche settimane fa e una visione neutrale sul debito emergente in valuta locale. Un sovrappeso sui titoli di stato della zona euro con un focus sui governativi italiani e spagnoli con scadenza dai 10 anni in su. Si può riassumere in questo modo la strategia di portafoglio consigliata dalla Pictet Asset Management Strategy Unit (PSU), il gruppo di investimento responsabile delle linee guida di asset allocation in ambito azionario e obbligazionario, nonché in materia di valute e di commodity.

“Dopo l’ondata di vendite subita sulla scia della crisi greca, le obbligazioni governative di Spagna e Italia presentano rendimenti interessanti, soprattutto nel segmento a lunghissima scadenza della curva. Nelle ultime settimane lo spread fra i bond emessi dai due Paesi e i Bund tedeschi si è infatti ampliato di circa 50 punti base sui titoli decennali e ancora di più nella fascia a 30 anni. In base a questi ultimi sviluppi abbiamo rafforzato gli investimenti sulle piazze obbligazionarie della periferia dell’Eurozona e ora sovrappesiamo i titoli di Stato in euro” spiegano gli esperti della PSU.

Anche se la possibilità di fallimento delle trattative sul debito greco costituisce tuttora una minaccia per l’intera l’area euro e in particolare per i Paesi indebitati della periferia, la PSU crede che le difese alzate dalla BCE e altre istituzioni comunitarie siano in grado di contenere eventuali danni. La tesi di investimento degli esperti della PSU si basa inoltre su riforme e crescita. Gli ultimi dati mostrano che Italia e Spagna crescono più velocemente della Germania. Inoltre, sia Madrid che Roma hanno messo in atto riforme volte a incrementare la produttività.

“La preferenza per i titoli governativi a lunga scadenza si deve anche alle nostre previsioni sulle prossime mosse della Fed. In uno scenario di rialzo dei tassi molto graduale nell’ultima parte dell’anno, i titoli a lunga scadenza dovrebbero avere la meglio su quelli a breve con un conseguente appiattimento della curva. Il cambiamento nel posizionamento sui titoli di Stato è stata finanziata tramite la riduzione dell’esposizione al segmento high yield europeo, legata essenzialmente ai livelli di valutazione” fanno sapere i professionisti della PSU secondo i quali, rispetto alle emissioni governative dell’Europa meridionale, nelle ultime settimane il mercato high yield ha mostrato una grande resilienza, che ne ha ridotto l’attrattiva. Per il resto, la PSU conferma l’assetto neutrale sul debito emergente in valuta locale. Le quotazioni sono interessanti (i rendimenti sono elevati e le valute più deboli del dollaro), ma gli esperti della PSU preferiscono attendere sviluppi positivi sul fronte cinese prima di aumentare la propria esposizione.

I“In ambito valutario, abbiamo iniziato a ridurre l’esposizione al dollaro statunitense. Il potenziale di rialzo della divisa appare limitato, non solo in previsione di un aumento graduale dei tassi, ma anche perché gli investitori sono eccessivamente ottimisti, persino dopo la chiusura di alcune posizioni corte sul l’euro” precisano infine dalla PSU.

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