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International Editor's Picks - 27 luglio 2015

27 Luglio 2015 10:46

financialounge -  Amazon capital gain Federal Reserve Hillary Clinton india presidenziali USA
style="color: #000080;">Hillary vuol stangare gli “speculatori” di Borsa
Tra le molte qualità del candidato alla Casa Bianca Hillary Clinton non spicca il tempismo. Secondo quanto riporta Fox Business, ha scelto venerdì 24 luglio, quando Wall Street chiudeva con il peggior calo settimanale da marzo, per annunciare che nel suo programma di governo c’è anche un aumento della tassa sui capital gain. La Clinton viene spesso criticata per essere troppo amica di Wall Street, e forse la mossa è voluta per smentire questa fama. Il suo ragionamento è il seguente: le corporation americane sono troppo dipendenti dalle trimestrali e troppo poco concentrate sui risultati a lungo termine, è il quarterly capitalism, il capitalismo trimestrale, secondo la definizione della Clinton. Non va bene, e allora puniamo chi detiene azioni a breve solo per portare a casa il gain in poche settimane o mesi. Una bella tassa del 43,4 per cento sulle plusvalenze di Borsa, che scende progressivamente al 23,8 per cento per chi tiene le azioni nel cassetto per almeno sei anni.

Amazon alla conquista dell’India
Non c’erano solo numeri superiori alle attese nella brillante trimestrale pubblicata da Amazon giovedì scorso, che hanno fatto schizzare al rialzo il titolo. C’era anche qualche dato che indica che il gruppo è partito alla grande conquista di un continente: l’India. Business Insider riporta che il colosso dell’e-commerce è sbarcato nell’immenso paese solo nel giugno del 2013 e in soli due anni ne ha fatto l’area geografica che cresce più velocemente in termini di fatturato. In 24 mesi è diventata il più grande punto vendita online indiano con oltre 25 milioni di prodotti offerti, 5 milioni in più del rivale locale più importante. Risultati che hanno alle spalle investimenti imponenti: 2 miliardi di dollari per far decollare le attività indiane.

Gaffe della Fed scopre le carte sui tassi
Come tutte le banche centrali, ovviamente anche la Fed ha eserciti di economisti costantemente al lavoro che sfornano previsioni e che dovrebbero restare riservate, soprattutto se parlano di tassi di interesse. E invece, secondo quanto riporta la Reuters, settimana scorsa sono inavvertitamente finite sul sito web della banca centrale americana le previsioni degli economisti sul livello dei Fed Fund, vale a dire i tassi di interesse applicati dalla Fed, per fine 2015. Previsioni che indicano un solo rialzo dei tassi da un quarto di punto da qui a dicembre. È vero che le previsioni degli economisti, anche se interni, non riflettono necessariamente il pensiero del Federal Open Market Committee, che prende effettivamente le decisioni. Ma per Janet Yellen e compagni non è stata esattamente una bella figura.

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