Assoreti
Promotori, un semestre all’insegna di unit linked e gestioni patrimoniali
3 Agosto 2015 15:27
di bilanci anche per le reti di promotori. Con la diffusione dei dati di raccolta di giugno a cura di Assoreti, si è chiuso il quadro del primo semestre con 15,2 miliardi di raccolta netta complessiva, 13,8 dei quali relativi al risparmio gestito.
Numeri che da soli sottolineano la stragrande importanza dei prodotti del risparmio gestito per le reti di promotori. All’interno di questo segmento, i fondi comuni e le sicav hanno raccolto nel semestre 2,2 miliardi di euro, le gestioni patrimoniali 3,5 miliardi e i prodotti assicurativi e previdenziali 8 miliardi, di cui 7,5 miliardi in polizze di tipo unit linked.
Questa ripartizione della raccolta delle diverse tipologie di prodotti del risparmio gestito fornisce un’altra importante indicazione sull’approccio tenuto in questi mesi dai consulenti finanziari. La loro attività, infatti, più che sul singolo fondo o comparto di sicav, è orientata a soluzioni di investimento e le gestioni patrimoniali e, soprattutto, le unit linked rappresentano le tipologie di prodotto che meglio si prestano sotto questo aspetto.
Le polizze di tipo unit linked, in particolare, consentono ai promotori di allestire portafogli diversificati (sotto il profilo del rischio e delle opportunità da cogliere sui differenti mercati internazionali) all’interno di un contratto assicurativo che ottimizza il profilo fiscale complessivo dell’investimento. Per quanto riguarda poi la raccolta netta dei fondi aperti, nei primi sei mesi dell’anno il volume complessivo si è attestato a 13,4 miliardi, pari al 19,5% del totale (68,7 miliardi) dell’intero sistema dell’industria italiana del risparmio gestito.
È interessante sottolineare come a fronte di una raccolta robusta in fondi bilanciati (2,8 miliardi) e flessibili (3,3 miliardi) e discreta nei fondi azionari (663 milioni), nel caso dei fondi monetari (-418 milioni) e, soprattutto, di quelli obbligazionari (-2,7 miliardi) siano prevalsi ampiamente i disinvestimenti: un approccio che ha visto i promotori muoversi in direzione opposta rispetto al resto del mercato (in particolare agli sportelli bancari) che, tra gennaio e giugno, ha collocato sul mercato fondi e comparti obbligazionari per 18,7 miliardi.
In conclusione, si può affermare che, per le reti di promotori, si è trattato di un semestre all’insegna di unit linked, di gestioni patrimoniali e di fondi bilanciati e flessibili.
Numeri che da soli sottolineano la stragrande importanza dei prodotti del risparmio gestito per le reti di promotori. All’interno di questo segmento, i fondi comuni e le sicav hanno raccolto nel semestre 2,2 miliardi di euro, le gestioni patrimoniali 3,5 miliardi e i prodotti assicurativi e previdenziali 8 miliardi, di cui 7,5 miliardi in polizze di tipo unit linked.
Questa ripartizione della raccolta delle diverse tipologie di prodotti del risparmio gestito fornisce un’altra importante indicazione sull’approccio tenuto in questi mesi dai consulenti finanziari. La loro attività, infatti, più che sul singolo fondo o comparto di sicav, è orientata a soluzioni di investimento e le gestioni patrimoniali e, soprattutto, le unit linked rappresentano le tipologie di prodotto che meglio si prestano sotto questo aspetto.
Le polizze di tipo unit linked, in particolare, consentono ai promotori di allestire portafogli diversificati (sotto il profilo del rischio e delle opportunità da cogliere sui differenti mercati internazionali) all’interno di un contratto assicurativo che ottimizza il profilo fiscale complessivo dell’investimento. Per quanto riguarda poi la raccolta netta dei fondi aperti, nei primi sei mesi dell’anno il volume complessivo si è attestato a 13,4 miliardi, pari al 19,5% del totale (68,7 miliardi) dell’intero sistema dell’industria italiana del risparmio gestito.
È interessante sottolineare come a fronte di una raccolta robusta in fondi bilanciati (2,8 miliardi) e flessibili (3,3 miliardi) e discreta nei fondi azionari (663 milioni), nel caso dei fondi monetari (-418 milioni) e, soprattutto, di quelli obbligazionari (-2,7 miliardi) siano prevalsi ampiamente i disinvestimenti: un approccio che ha visto i promotori muoversi in direzione opposta rispetto al resto del mercato (in particolare agli sportelli bancari) che, tra gennaio e giugno, ha collocato sul mercato fondi e comparti obbligazionari per 18,7 miliardi.
In conclusione, si può affermare che, per le reti di promotori, si è trattato di un semestre all’insegna di unit linked, di gestioni patrimoniali e di fondi bilanciati e flessibili.
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