Arabia Saudita

International Editor's Picks - 10 agosto 2015

10 Agosto 2015 14:06

financialounge -  Arabia Saudita Carl Icahn International Editor's Picks petrolio Porto Rico
an style="color: #000080;">I Sauditi stanno perdendo la guerra dei prezzi?
Per la testata specializzata oilprice.com la risposta è affermativa. Perchè dopo un anno i produttori non-Opect non hanno affatto ridotto la produzione, come sperava l’Arabia cercando di mandarli fuori mercato – soprattutto quelli americani – con la politica dei prezzi stracciati. Finora il risultato è stato solo l’abbandono di nuovi progetti di estrazione, con bancarotte a catena degli operatori nordamericani più spericolati. Ma gli impianti già attivi hanno continuato a pompare. E le bancarotte sono state ghiotte occasioni di acquisto a prezzi stracciati da parte degli operatori più solidi. Che non appena il barile tornerà stabilmente sopra $60 riprenderanno in mano i progetti abbandonati. E intanto i Sauditi pagano il conto proprio dei prezzi stracciati che hanno usato come arma impropria e sono costretti a consumare preziose riserve valutarie per finanziare la guerra in Yemen.

Porto Rico paga le conseguenze di una tassa sbagliata.
Dietro i $72 miliardi di debito che il piccolo territorio (che il ministro delle Finanze tedesco Schauble si prenderebbe volentieri in Europa in cambio della Grecia agli USA) c’è un clamoroso errore di politica fiscale. Lo scrive Business Insider citando gli incentivi fiscali lasciati scadere senza essere rinnovati 10 anni fa e destinati ad imprese manifatturiere che avessero scelto di localizzarsi in Porto Rico. Gli effetti sono stati lenti ma devastanti: fuga delle imprese, esplosione della disoccupazione, crescita dell’economia sommersa con la conseguenza di minor gettito fiscale, crescita esponenziale del debito pubblico. Che ora non si riesce più a pagare.

Ichan al Tesoro con Trump alla Casa Bianca.
I media americani riportano che il miliardario Carl Icahn, lo spericolato investitore attivo con i suoi hedge fund, sarebbe pronto a diventare ministro del Tesoro americano, posizione offerta dal candidato presidente Donald Trump, dopo il primo dibattito televisivo su Fox per la corsa alla Casa Bianca. Dibattito che ha visto Trump tener testa agli altri contendenti repubblicani, convincendo Ichan che ha twittato: “ho deciso di accettare”. L’offerta era già stata lanciata da Trump il 18 giugno, ma in quell’occasione Ichan aveva declinato: "mi ha molto sorpreso la candidatura di Donald alla presidenza e ancora di più l’offerta che mi ha rivolto di fare il segretario al Tesoro. Sono lusingato ma non mi sveglio abbastanza presto per fare quel lavoro”. Dopo il dibattito ci ha ripensato: metterà la sveglia o cambierà gli orari dell’ufficio a Washington?

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