crescita economica

Ripresa economica, USA e zona euro sono sulla strada giusta

18 Agosto 2015 15:28

financialounge -  crescita economica Ethenea Europa tassi di interesse USA Yves Longchamp
nostre previsioni per Stati Uniti e zona euro sono complessivamente positive” sostiene nella sua analisi macroeconomica mensile Yves Longchamp, CFA, Head of Research ETHENEA Independent Investors (Schweiz) AG, che elenca anche i potenziali pericoli all’orizzonte: “Oltre alla crisi greca, i principali rischi per il nostro scenario sono il rallentamento in Asia, in particolare in Cina, e l’impatto finale dei bassi prezzi delle materie prime nonché del vigore del dollaro USA sull’economia mondiale. Brusche variazioni dei parametri chiave della crescita e dei prezzi hanno effetti destabilizzanti nel breve periodo, ma se divengono permanenti hanno ripercussioni profonde sugli equilibri economici globali. Tra queste figura il possibile rallentamento del commercio internazionale”.

Un’analisi, quella dello strategist, che parte dai dati economici USA diffusi da inizio estate che hanno fornito ulteriori conferme che l’economia statunitense continua a espandersi. Secondo i dati sul PIL, la crescita è accelerata dallo 0,6 % nel primo trimestre (t/t su base annualizzata) al 2,3 % nel secondo trimestre, con l’occupazione che aumenta a ritmi sostenuti: negli ultimi 12 mesi sono stati creati circa 220.000 posti di lavoro al mese portando il tasso di disoccupazione al 5,3 %, un valore che la Fed considera prossimo al livello di equilibrio.

Secondo Yves Longchamp, a questo punto potrebbe essere sufficiente un ulteriore modesto rafforzamento del mercato del lavoro perché la Fed operi un primo rialzo dei tassi, molto verosimilmente a settembre: inoltre, il deflatore core del PIL, un indicatore dell’inflazione, ha esibito un’accelerazione, corroborando queste previsioni. Per lo strategist è poi interessante esaminare più da vicino i dati sul PIL.

“La crescita è trainata soprattutto dai consumi, che non solo hanno fornito il maggiore apporto al PIL, pari al 70 % circa, ma registrano anche un rapido aumento. Nel secondo trimestre la crescita dell’attività è stata pari al 2,3 %, di cui il 2 % ascrivibile ai soli consumi mentre il restante 0,3 %, praticamente irrilevante, è provenuto da esportazioni nette, investimenti e spesa pubblica” sottolinea Yves Longchamp che, passando al quadro dell’eurozona, vede una conferma nei dati economici di una ripresa sempre più vigorosa che riguarda quasi tutti i paesi membri della regione, in particolare la Spagna dove l’economia si è mostrata sorprendentemente vigorosa: i dati sul PIL del secondo trimestre recentemente pubblicati evidenziano che l’attività è cresciuta a un tasso annualizzato del 4 per cento.

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