banche centrali
La preservazione del capitale rimane il nostro obiettivo primario
17 Settembre 2015 09:48
aniamo in sovrappeso nell’azionario Stati Uniti dal momento che ci aspettiamo che l'economia continui a registrare una crescita stabile e che le imprese americane, soprattutto quelle esportatrici, traggano profitto dalla fine dell’apprezzamento del dollaro che le ha penalizzate nei trimestri precedenti. Nella zona euro, invece, sebbene ci aspettiamo una ripresa, rimaniamo prudenti in considerazione dei fattori di rischio politico nei paesi periferici (le prossime elezioni in Spagna, Portogallo e Grecia) e dei problemi irrisolti in Grecia” hanno sottolineato, nella conference call del 15 settembre scorso, gli esperti di ETHENEA, la società di gestione degli Ethna funds che, inoltre, hanno rivelato di tenere sotto stretto controllo gli sviluppi in Cina.
A tale proposito, i gestori di ETHENEA considerano il rallentamento di Pechino come un fattore di rischio per i mercati finanziari, ma non si aspettiamo sostanziali effetti di contagio sull'economia negli Stati Uniti e la zona euro.
“Le economie europee e statunitensi continuano a recuperare terreno e si stanno spingendo verso i tassi di crescita potenziali: in entrambe le economie, i consumi privati svolgono un ruolo chiave nel recupero e questo tende a stabilizzare la crescita” hanno fatto presente i gestori di ETHENEA, secondo i quali la bassa inflazione nei paesi sviluppati è in gran parte dovuta ai prezzi bassi delle materie prime, in particolare il petrolio. A questo proposito, hanno avuto modo di specificare i gestori di ETHENEA, la correzione dei prezzi delle commodity a livello mondiale e le variazioni del dollaro USA determinano una massiccia redistribuzione del reddito le cui implicazioni vanno attentamente valutate.
E per quanto riguarda le mosse delle banche centrali?
“Non ci aspettiamo che la BCE estenda il suo allentamento quantitativo oltre il settembre 2016 mentre il nostro scenario base prevede il primo aumento di tasso della Fed il 17 settembre” hanno risposto i gestori di ETHENEA facendo tuttavia notare come il mercato attribuisca una probabilità implicita ora del 30% di un aumento dei tassi da parte della Fed nel mese di settembre.
Passando ai fondi in gestione, i gestori di ETHENEA non si discostano dal 30% nella quota azionaria target per il fondo Ethna-AKTIV, di cui un 10% a Wall Street, un 10% in Europa e il restante 10% in allocazione tattica. Per quanto riguarda i settori, preferiscono i beni di consumo e il farmaceutico: il miglioramento delle condizioni economiche, in combinazione con le minori spese a carico dei consumatori, sostengono il potenziale di rialzo dei titoli di questi due settori. I movimenti di portafoglio relativi al fondo Ethna-AKTIV più significativi che emergono dal confronto tra la fotografia scattata al 14 settembre e quella del 15 giugno scorso, segnalano una diminuzione dell’esposizione netta al mercato azionario dal 19,82% al 16,68% (per effetto, soprattutto, dell’aumento delle posizioni ribassiste di portafoglio) e un aumento della componente obbligazionaria dal 54,2% al 57,8%. Per quanto riguarda la parte obbligazionaria, si nota poi che è aumentata sensibilmente la duration (scadenza media dei titoli in portafoglio e, quindi, la sensibilità ai tassi di interesse) da 0,66 anni a 4,82 anni e, più leggermente, la quota dedicata alle obbligazioni high yield che passa dal 17,71% al 20,11%.
Nel caso del fondo Ethna-DYNAMISCH, invece, risulta in diminuzione (sempre al 14 settembre rispetto al 15 giugno) sia la quota netta in azioni (dal 41,6% al 29,9%) sia quella in obbligazioni (dal 24,35% al 19,25%): in aumento, di conseguenza, la liquidità (dal 18,61% al 23,40%).
“Si tratta di istantanee che, però, possono cambiare in qualsiasi momento in funzione di come si modificano le condizioni dei mercati perché la preservazione del capitale rimane il nostro obiettivo primario” concludono i gestori di ETHENEA.
A tale proposito, i gestori di ETHENEA considerano il rallentamento di Pechino come un fattore di rischio per i mercati finanziari, ma non si aspettiamo sostanziali effetti di contagio sull'economia negli Stati Uniti e la zona euro.
“Le economie europee e statunitensi continuano a recuperare terreno e si stanno spingendo verso i tassi di crescita potenziali: in entrambe le economie, i consumi privati svolgono un ruolo chiave nel recupero e questo tende a stabilizzare la crescita” hanno fatto presente i gestori di ETHENEA, secondo i quali la bassa inflazione nei paesi sviluppati è in gran parte dovuta ai prezzi bassi delle materie prime, in particolare il petrolio. A questo proposito, hanno avuto modo di specificare i gestori di ETHENEA, la correzione dei prezzi delle commodity a livello mondiale e le variazioni del dollaro USA determinano una massiccia redistribuzione del reddito le cui implicazioni vanno attentamente valutate.
E per quanto riguarda le mosse delle banche centrali?
“Non ci aspettiamo che la BCE estenda il suo allentamento quantitativo oltre il settembre 2016 mentre il nostro scenario base prevede il primo aumento di tasso della Fed il 17 settembre” hanno risposto i gestori di ETHENEA facendo tuttavia notare come il mercato attribuisca una probabilità implicita ora del 30% di un aumento dei tassi da parte della Fed nel mese di settembre.
Passando ai fondi in gestione, i gestori di ETHENEA non si discostano dal 30% nella quota azionaria target per il fondo Ethna-AKTIV, di cui un 10% a Wall Street, un 10% in Europa e il restante 10% in allocazione tattica. Per quanto riguarda i settori, preferiscono i beni di consumo e il farmaceutico: il miglioramento delle condizioni economiche, in combinazione con le minori spese a carico dei consumatori, sostengono il potenziale di rialzo dei titoli di questi due settori. I movimenti di portafoglio relativi al fondo Ethna-AKTIV più significativi che emergono dal confronto tra la fotografia scattata al 14 settembre e quella del 15 giugno scorso, segnalano una diminuzione dell’esposizione netta al mercato azionario dal 19,82% al 16,68% (per effetto, soprattutto, dell’aumento delle posizioni ribassiste di portafoglio) e un aumento della componente obbligazionaria dal 54,2% al 57,8%. Per quanto riguarda la parte obbligazionaria, si nota poi che è aumentata sensibilmente la duration (scadenza media dei titoli in portafoglio e, quindi, la sensibilità ai tassi di interesse) da 0,66 anni a 4,82 anni e, più leggermente, la quota dedicata alle obbligazioni high yield che passa dal 17,71% al 20,11%.
Nel caso del fondo Ethna-DYNAMISCH, invece, risulta in diminuzione (sempre al 14 settembre rispetto al 15 giugno) sia la quota netta in azioni (dal 41,6% al 29,9%) sia quella in obbligazioni (dal 24,35% al 19,25%): in aumento, di conseguenza, la liquidità (dal 18,61% al 23,40%).
“Si tratta di istantanee che, però, possono cambiare in qualsiasi momento in funzione di come si modificano le condizioni dei mercati perché la preservazione del capitale rimane il nostro obiettivo primario” concludono i gestori di ETHENEA.