Davide Marchesin

Strategia long-short, ecco dove puntare al rialzo e dove al ribasso

18 Settembre 2015 09:48

financialounge -  Davide Marchesin Federal Reserve GAM GAM Star (Lux) - Financials Alpha Fund mercati emergenti
oni di portafoglio che puntano al rialzo delle quotazioni (long) su alcune selezionate banche nordiche europee e italiane, e sulle compagnie assicurative americane. Investimenti che, invece, puntano al ribasso dei prezzi (short) relativamente alle banche del Regno Unito, sugli emergenti e sulle banche USA che hanno pubblicato trimestrali deboli.

Sono queste le principali idee di investimento di Davide Marchesin, gestore del fondo GAM star (Lux) – Financials Alpha, comparto che adotta una strategia di tipo long (rialzista) e short (ribassista) nell’ambito dei titoli del settore finanziario di tutto il mondo. Il manager, dopo aver iniziato l’anno indirizzando le scelte di portafoglio sulla scia del Quantitative Easing (QE) della BCE, ha successivamente implementato alcune modifiche per adeguare gli attivi in gestione alle notizie provenienti dalla Cina e alla debolezza delle economie Emergenti: ora, invece, il suo driver è legato alle azioni della Federal Reserve.

“E in questa direzione che ci stiamo posizionando. Nel lungo periodo, lo vediamo come un elemento positivo per le compagnie di assicurazione sulla vita, ma potrebbero esserci degli ostacoli per i REITS (real estate investment trusts) americani” sostiene Davide Marchesin che, poi, rileva che in Europa, le posizioni lunghe (rialziste) su Danske Bank e Erste Group Bank sono aumentate nel corso degli ultimi tre mesi, sulla scia di un miglioramento della qualità del credito in Europa, ma soprattutto in Danimarca, Irlanda e nell’Europa dell’Est.

“Le posizioni lunghe sui titoli finanziari italiani hanno dimostrato di apportare benefici, in maniera significativa Banco Popolare di Milano e Anima Holding. Il primo è sostenuto dall’incremento delle attività di prestito e del trend della qualità del credito, mentre Anima Holding, beneficia del flusso di notizie positive per l’asset management: il settore è supportato da forti flussi in ingresso, soprattutto in Italia” spiega il manager che, sugli emergenti, ha invece posizioni corte nette (ribassiste), con ritorni significativi provenienti dai posizionamenti net short su una banca brasiliana e su una colombiana, e su una società quotata in Francia che ha un’esposizione significativa al Brasile. Negli Stati Uniti, Davide Marchesin evidenzia che le proprie posizioni lunghe (orientate al rialzo) sulle compagnie assicurative americane si sono dimostrate portatrici di crescita da inizio anno, come per esempio quella su American Financial Group, che è avanzata sulla scia dell’ultima trimestrale molto forte: bene anche le posizioni corte (orientate invece al ribasso dei prezzi) sulle banche che hanno registrato risultati trimestrali deboli.

“A livello geografico, fatta eccezione per le banche del Regno Unito, dove abbiamo alcune specifiche posizioni short (ribassiste), restiamo ampiamente lunghi (rialzisti) sui nomi europei, in maniera specifica sulle banche italiane, laddove vediamo lo stabilizzarsi della qualità del credito e un trend dell’attività di prestiti in salute. L’inizio, nel giro di pochi mesi, della stagione di fusioni e acquisizioni potrebbe ulteriormente aiutare il settore, dato che la determinazione dei prezzi diventerà più razionale” sottolinea il manager che negli emergenti, ha ridotto l’esposizione lorda assumendo una posizione corta netta (cioè la differenza tra gli investimenti lordi, orientati al rialzo, e quelli corti, orientati al ribasso) molto limitata.

“Al contrario, stiamo cercando di incrementare la nostra esposizione lorda negli Stati Uniti durante il prossimo mese, basata sul momentum del rialzo dei tassi d’interesse da parte della Fed. E, come già detto, le compagnie di assicurazione saranno probabilmente le primi beneficiarie. Tornando alle banche del Regno Unito, vediamo un rischio ribassista sui fondamentali, poiché i livelli di competizione sono in aumento a causa dei nuovi player, come Virgin Money. Questi nomi nuovi stanno mettendo sotto pressione sia i margini per i depositi sia gli indici di prestito” conclude Davide Marchesin.

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