Carlo Benetti

Questo è un periodo propizio per la consulenza finanziaria

7 Ottobre 2015 09:37

financialounge -  Carlo Benetti cina consulenza finanziaria crescita economica GAM
e non si possa escludere una nuova recessione che coglierebbe il mondo in contropiede, tutte le ultime evidenze macro economiche la fanno ritenere ancora poco probabile. In tutti i casi, qualsiasi notizia negativa sulla crescita potrebbe innescare violente reazioni analoghe a quelle sperimentate in agosto.

È questo lo scenario delineato nel commento analitico L’Alpha e il Beta del 5 ottobre da Carlo Benetti, Head of Market Research & Business Innovation di GAM Italia Sgr, secondo il quale sarà essenziale la capacità di mantenere nervi saldi: ecco perché, come sottolineato pure del professor Paolo Legrenzi, questo è un periodo propizio per la consulenza finanziaria che, in questo scenario, diventa irrinunciabile.

Per Carlo Benetti le conseguenze di una nuova recessione sarebbero imprevedibili perché il mondo è impreparato: i governi stanno ricostruendo la loro credibilità con politiche di controllo della spesa, le banche centrali «hanno già dato» con tassi a zero e bilanci a livelli record. Tuttavia, sostiene il manager, le probabilità di una recessione sembrano modeste.

“La Cina rallenta, e con il suo rallentamento continueremo a fare i conti anche nel 2016 perché legato a cause strutturali e non cicliche. Ma è altrettanto vero che il governo cinese non ha alcuna intenzione, né interesse, all’hard landing (atterraggio duro) della sua economia. A differenza di molti governi occidentali conserva munizioni per politiche anticicliche, non solo riserve valutarie ma margini di manovra fiscali: il deficit autorizzato del 2015 era di 2,4% ma si è fermato a 0,5%, c’è capacità di spesa” puntualizza Carlo Benetti che ricorda come, la settimana scorsa, ad esempio, siano state tagliate da Pechino della metà le tasse per l’acquisto di automobili di piccola cilindrata e stanziati fondi per la rottamazione dei veicoli più vecchi. Inoltre, fa presente il manager, le economie americana ed europea sono interessate solo parzialmente dall’economia cinese in quanto le esportazioni verso la Cina sono importanti ma non rilevanti (soprattutto per gli Stati Uniti), diverso il discorso per i paesi emergenti dell’area, per il Giappone e per l’Australia.

“A meno di inversioni oggi non prevedibili nelle condizioni economiche dei paesi emergenti, o di accelerazioni altrettanto non prevedibili in Europa o Giappone, quest’ultimo scorcio d’anno non dovrebbe vedere sorprese nella dinamica degli utili, della crescita e dell’inflazione. Semmai le sorprese potrebbero venire nel senso opposto” specifica Carlo Benetti riferendosi agli impatti di possibili news negative sulla crescita: notizie che potrebbero far tornare le turbolenze viste in agosto a cui si potrebbe aggiungere la complicazione del mercato del credito che va incontro a problemi di liquidità.

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