Europa
Idee di Investimento – Obbligazioni – 12 ottobre 2015
12 Ottobre 2015 09:45
caso di un risparmiatore abituato ad avere soltanto BTP e titoli di stato europei, considerando le ancora scarse opportunità presenti sui mercati obbligazionari (e, più in particolare, nel credito) consiglieri di puntare in primis sul comparto Vontobel Target Return Balanced che coniuga una buona partecipazione ai mercati azionari e obbligazionari con una efficace gestione del drawdown (massima perdita)” suggerisce, nell’articolo “Il prodotto giusto per i diversi profili di rischio dei risparmiatori”, Cristiano Migliorini, portfolio manager di Vontobel AM, che, per coloro che invece mostrassero una scarsa propensione al rischio (leggi livello di accettazione di perdite), la raccomandazione andrebbe principalmente verso il comparto Vontobel Target Return Defensive che ha dimostrato di saper contenere al minimo le perdite anche in mercati turbolenti come ad agosto”. Il Vontobel Target Return Defensive ha come obiettivo un rendimento su base annua di 300 punti base (+3,0%) oltre il tasso del mercato monetario con una volatilità annualizzata del 4% mentre il Vontobel Target Return Balanced ha invece un obiettivo di 450 punti base (+4,5%) al di sopra del tasso monetario con una volatilità annualizzata del 6%. I loro obiettivi consistono nell’assicurare una diversificazione globale, nessun vincolo di benchmark e una massima concentrazione sulla gestione del rischio e, più in particolare, sul massimo drawdown (massima perdita). Il tutto senza tuttavia mai uscire dai mercati per evitare poi di perdere il recupero successivo alle correzioni.
Sul mercato obbligazionario c’è anche chi sostiene che la festa non sia finita affatto nonostante i tassi siano sui minimi storici. Tra questi Gary Shilling, un analista finanziario che ha fondato una società di consulenza per gli investimenti che porta il suo nome e che ha sede nel New Jersey, e che è una delle voci più ascoltate di Wall Street: l’esperto, come argomentato nell’articolo “Il guru vede ancora spazio per le obbligazioni”, vede ancora spazio di crescita per le quotazioni dei titoli del Tesoro USA e in particolare per il trentennale, che potrebbe arrivare a rendere il 2% dall’attuale 3%: si ricorda che tanto più i tassi di interesse di un titolo obbligazionario scendono tanto più i prezzi salgono (e viceversa) e questo meccanismo si moltiplica in base alla durata del titolo.
Per quanto riguarda i tassi d’interesse dell’area euro, invece, Lorenzo Pagani, managing director di PIMCO ravvisa ancora valore nelle scadenze intermedie, che non scontano pienamente la possibilità di un prolungamento del QE oltre settembre 2016, il termine della BCE, e offrono valide opportunità di carry (extra rendimento rispetto alla media del mercato obbligazionario). Il manager nell’articolo “Obbligazionario, dove puntiamo in Europa e negli USA”, dichiara che resta sottopesato sulle scadenze brevi per via dei rendimenti negativi, come pure sulla parte lunga della curva, che non sembra offrire una remunerazione adeguata per l’accresciuta volatilità e per la possibilità di un successo delle politiche reflazionistiche della BCE oltre l’orizzonte ciclico. Per il manager, lo scenario di crescita positiva e i livelli d’inflazione relativamente contenuti, abbinati al proseguimento del QE, rimane favorevole agli spread nella periferia europea, dove PIMCO mantiene un sovrappeso su Italia e Spagna. All’interno del segmento delle obbligazioni societarie, Lorenzo Pagani ricerca opportunità anche al di fuori dell’Europa, ad esempio negli Stati Uniti, dove ritiene che il recente ampliamento degli spread (differenziale di rendimento rispetto ai titoli di stato della stessa area valutaria) rispetto ai titoli europei fornisca agli investitori una migliore remunerazione per il rischio.
Obbligazioni societarie USA ad alto rendimento che piacciono adesso pure a Anja Hochberg, CIO Europe & CH di Credit Suisse. “Considerata la correzione pre-Fed in alcune sotto-classi di attivi obbligazionari, sono emerse alcune interessanti opportunità d’investimento (ad esempio nei titoli high yield)” riferisce nell’articolo "Europa, predilezione per high yield e azioni tedesche e svizzere” la manager che, tuttavia, raccomanda di investire tramite strumenti collettivi (fondi e comparti di sicav) al fine di assicurare una diversificazione adeguata. Anja Hochberg, inoltre, continua a raccomandare gli investimenti in portafogli gestiti dagli specialisti di portafoglio di Credit Suisse o, per esempio, tramite l’impiego di soluzioni flessibili per il reddito fisso: oltre ai fondi obbligazionari absolute return, ciò comprende l’impiego di investimenti alternativi.
Sul mercato obbligazionario c’è anche chi sostiene che la festa non sia finita affatto nonostante i tassi siano sui minimi storici. Tra questi Gary Shilling, un analista finanziario che ha fondato una società di consulenza per gli investimenti che porta il suo nome e che ha sede nel New Jersey, e che è una delle voci più ascoltate di Wall Street: l’esperto, come argomentato nell’articolo “Il guru vede ancora spazio per le obbligazioni”, vede ancora spazio di crescita per le quotazioni dei titoli del Tesoro USA e in particolare per il trentennale, che potrebbe arrivare a rendere il 2% dall’attuale 3%: si ricorda che tanto più i tassi di interesse di un titolo obbligazionario scendono tanto più i prezzi salgono (e viceversa) e questo meccanismo si moltiplica in base alla durata del titolo.
Per quanto riguarda i tassi d’interesse dell’area euro, invece, Lorenzo Pagani, managing director di PIMCO ravvisa ancora valore nelle scadenze intermedie, che non scontano pienamente la possibilità di un prolungamento del QE oltre settembre 2016, il termine della BCE, e offrono valide opportunità di carry (extra rendimento rispetto alla media del mercato obbligazionario). Il manager nell’articolo “Obbligazionario, dove puntiamo in Europa e negli USA”, dichiara che resta sottopesato sulle scadenze brevi per via dei rendimenti negativi, come pure sulla parte lunga della curva, che non sembra offrire una remunerazione adeguata per l’accresciuta volatilità e per la possibilità di un successo delle politiche reflazionistiche della BCE oltre l’orizzonte ciclico. Per il manager, lo scenario di crescita positiva e i livelli d’inflazione relativamente contenuti, abbinati al proseguimento del QE, rimane favorevole agli spread nella periferia europea, dove PIMCO mantiene un sovrappeso su Italia e Spagna. All’interno del segmento delle obbligazioni societarie, Lorenzo Pagani ricerca opportunità anche al di fuori dell’Europa, ad esempio negli Stati Uniti, dove ritiene che il recente ampliamento degli spread (differenziale di rendimento rispetto ai titoli di stato della stessa area valutaria) rispetto ai titoli europei fornisca agli investitori una migliore remunerazione per il rischio.
Obbligazioni societarie USA ad alto rendimento che piacciono adesso pure a Anja Hochberg, CIO Europe & CH di Credit Suisse. “Considerata la correzione pre-Fed in alcune sotto-classi di attivi obbligazionari, sono emerse alcune interessanti opportunità d’investimento (ad esempio nei titoli high yield)” riferisce nell’articolo "Europa, predilezione per high yield e azioni tedesche e svizzere” la manager che, tuttavia, raccomanda di investire tramite strumenti collettivi (fondi e comparti di sicav) al fine di assicurare una diversificazione adeguata. Anja Hochberg, inoltre, continua a raccomandare gli investimenti in portafogli gestiti dagli specialisti di portafoglio di Credit Suisse o, per esempio, tramite l’impiego di soluzioni flessibili per il reddito fisso: oltre ai fondi obbligazionari absolute return, ciò comprende l’impiego di investimenti alternativi.
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