Ethenea

Se la Fed rialza i tassi è possibile un rally azionario

15 Ottobre 2015 09:40

financialounge -  Ethenea Federal Reserve livello di rischio tassi di interesse USA Yves Longchamp
trong>Ora la Fed non può più rimandare la decisione sui tassi USA: deve assolutamente effettuare un primo mini-aumento entro la fine dell’anno. Ne è fermamente convinto Yves Longchamp, Head of Research di ETHENEA Independent Investors (Svizzera) S.A., che spiega: “In questo modo manifesterebbe la propria volontà di riportare alla normalità la politica monetaria dopo diversi anni all’insegna di misure non convenzionali. I motivi per azzardare un innalzamento dei tassi sono molteplici. Siamo convinti che, se la Fed facesse questo sforzo, i mercati azionari registrerebbero un rally di fine anno. Le obbligazioni societarie tornerebbero inoltre a guadagnare terreno, apparentemente in misura più che proporzionale nel segmento high yield. Il margine di negoziazione dei titoli di Stato decennali rimarrebbe ovunque nell’intervallo noto. Se invece la Fed dovesse decidere di continuare a minare la propria credibilità con l’inerzia e di abbandonarsi alla procrastinazione, ci troveremmo di fronte a forti incertezze più di frequente di quanto non desideriamo”.

Yves Longchamp era peraltro convinto della necessità di un intervento da parte della banca centrale americana già lo scorso 17 settembre. L’economia statunitense era solida e i dati sull’occupazione nel paese evidenziavano continui rialzi: entrambi fattori che di per sé depongono a favore dell’avvio della normalizzazione della politica monetaria. Inoltre, sottolinea l’esperto, l’aumento dei tassi previsto, dallo 0,25 % ad appena lo 0,5 %, anche se prematuro, non metterebbe in ginocchio l’economia USA. Ecco svelato perché secondo Yves Longchamp un ulteriore calo della credibilità dell’Istituto finirebbe per disorientare i mercati dei capitali, il che di norma si traduce in un netto aumento delle oscillazioni dei prezzi. Proprio la prevedibilità della banca centrale era il fulcro della forward guidance di Ben Bernanke, ossia delle comunicazioni al pubblico in merito ai criteri sui quali si sarebbero basate le decisioni dell’Istituto.

“Con l’avvento della ZIRP (Zero Interest-Rate Policy) non convenzionale in seguito al fallimento di Lehman Brothers, le principali banche centrali mondiali hanno assunto un ruolo dominante sui mercati dei capitali e, di conseguenza, anche una responsabilità molto maggiore rispetto alla norma” puntualizza il manager che fa peraltro notare come nelle fasi di incertezza tutti gli investitori reagiscono allo stesso modo: riducono il rischio. “Certamente, anche gli effetti straordinari del caso Volkswagen e delle notizie su Glencore hanno contribuito a far aumentare l’avversione al rischio. Tuttavia, la parte del leone nelle perdite dei mercati azionari mondiali pari a circa 3 mila miliardi di dollari USA dal 17 settembre 2015 è ascrivibile all’assenza di una guida da parte della Fed e quindi all’elevata incertezza” afferma Yves Longchamp. Proprio quell’incertezza che la Fed è chiamata a spazzare via per il bene del mercato e degli investitori.

Trending