Goldman Sachs Asset Management
Long/short, una strategia particolarmente interessante in questa fase
26 Ottobre 2015 09:16
articolo “Il fondo azionario globale che contrasta i ribassi di Borsa” abbiamo presentato il Goldman Sachs Global Equity Long Short Portfolio, il nuovo comparto armonizzato UCITS di Goldman Sachs Funds SICAV con sede in Lussemburgo facente capo a Goldman Sachs Asset Management (“GSAM”), caratterizzato da un profilo di gestione distintivo: persegue infatti le migliori strategie di investimento sui mercati azionari globali attraverso un approccio fondamentale bottom-up finalizzato a ridurre il rischio di mercato e limitare la volatilità.
In questo articolo, Loredana La Pace, Country-Head di Goldman Sachs Asset Management per l’Italia, spiega invece come funziona la strategia long/short adottata dal fondo, i pregi e i difetti di tale approccio, in quali condizioni di mercato tende ad offrire le migliori prestazioni, e a quale tipologia di investitore può essere suggerita questa strategia.
“Le strategie equity long-short permettono di investire in azioni ma con un profilo di rischio rimodellato in modo da generare performance interessanti sia nelle fasi rialziste che in quelle ribassiste dei mercati azionari. La differenza distintiva rispetto alle strategie azionarie tradizionali, che fanno leva esclusivamente sulle posizioni long (rialziste) puntando sulle società che il gestore ritiene possano crescere di valore, sta nella capacità di prendere posizioni ribassiste (short), focalizzate sui titoli di società che il gestore reputa sopravvalutate e a rischio di perdita di valore. Andare «short» significa, in pratica, prendere in prestito azioni e venderle a prezzi di oggi, con la speranza di riacquistare le azioni ad un prezzo inferiore successivamente, guadagnando sulla differenza” spiega Loredana La Pace che poi indica quali siano i principali pregi e i rischi di questa strategia.
“Dal momento che si tratta di una strategia con due «motori» di generazione di performance, la parte «long» e quella «short», entrambe basate sulla qualità della selezione dei titoli, gli investitori dovrebbero prestare la massima attenzione alla capacità, al processo di investimento ed all’esperienza dei gestori chiamati ad essere abili sia per le posizioni lunghe che per quelle corte. Tali capacità si riflettono tipicamente nel track record di performance (andamento della gestione attiva nel tempo) del gestore della strategia azionaria long-short. Altrettanto importante è poi l’esperienza dei gestori nel rispetto delle norme di liquidità Ucits dei portafogli in gestione”.
Ma in quali condizioni di mercato l’esposizione equity long/short performa meglio?
“La caratteristica della strategia long/short è quella di registrare rendimenti anche molto diversi rispetto agli investimenti azionari tradizionali (long-only) ma sempre con una minore volatilità e cali più contenuti dei rendimenti durante le maggiori fasi ribassiste. Durante i grandi rally dei mercati azionari, questa strategia tende a registrare performance inferiori sia agli indici di mercato che ai migliori gestori attivi di categoria. I gestori di fondi equity long-short possono però potenzialmente beneficiare di contesti di mercato in cui la correlazione di un singolo titolo diminuisce, il che significa che i prezzi delle azioni si muovono in una più ampia gamma di direzioni e non sono strettamente collegati tra loro. In questa fase, riteniamo che per un gestore ci possano essere maggiori opportunità, rispetto ad altri momenti, per selezionare sia i titoli vincenti che quelli perdenti” puntualizza Loredana La Pace che conclude indicando a quale tipologia di investitore possono interessare i fondi con questa strategia: “Mentre i mercati azionari scambiano a livelli massimi quasi da record e le valutazioni superano le medie storiche, il settore degli investimenti sembra maturo per nuove fonti di rendimento. In questo contesto, le strategie azionarie long-short sono ben posizionate per individuare i titoli più convincenti e rappresentano una possibile soluzione per gli investitori alla ricerca di fonti diversificate di rendimento. Queste strategie sono in grado di gestire in modo dinamico il rischio legato agli investimenti nel mercato azionario attraverso l’assunzione di posizioni «lunghe» su titoli con fondamentali favorevoli e posizioni «corte» su quelli con caratteristiche meno interessanti”.
ARTICOLO AD USO ESCLUSIVO DEGLI INVESTITORI PROFESSIONISTI E QUALIFICATI.
Tutti gli investimenti comportano dei rischi, tra cui la possibile perdita del capitale. Le opinioni espresse sono quelle dell’autore/autori alla data di pubblicazione del documento e possono variare in qualsiasi momento a causa di cambiamenti del mercato o delle condizioni economiche. Tutte le informazioni concernenti, i rendimenti attesi e le prospettive di mercato si basano sui risultati della ricerca, delle analisi e delle opinioni dell’autore/autori. Pertanto, talune conclusioni sono anche di natura speculativa e potrebbero quindi non realizzarsi. I rendimenti passati non sono indicativi dei risultati futuri. Tutti gli investimenti comportano rischi, tra cui la possibile perdita del capitale.
In questo articolo, Loredana La Pace, Country-Head di Goldman Sachs Asset Management per l’Italia, spiega invece come funziona la strategia long/short adottata dal fondo, i pregi e i difetti di tale approccio, in quali condizioni di mercato tende ad offrire le migliori prestazioni, e a quale tipologia di investitore può essere suggerita questa strategia.
“Le strategie equity long-short permettono di investire in azioni ma con un profilo di rischio rimodellato in modo da generare performance interessanti sia nelle fasi rialziste che in quelle ribassiste dei mercati azionari. La differenza distintiva rispetto alle strategie azionarie tradizionali, che fanno leva esclusivamente sulle posizioni long (rialziste) puntando sulle società che il gestore ritiene possano crescere di valore, sta nella capacità di prendere posizioni ribassiste (short), focalizzate sui titoli di società che il gestore reputa sopravvalutate e a rischio di perdita di valore. Andare «short» significa, in pratica, prendere in prestito azioni e venderle a prezzi di oggi, con la speranza di riacquistare le azioni ad un prezzo inferiore successivamente, guadagnando sulla differenza” spiega Loredana La Pace che poi indica quali siano i principali pregi e i rischi di questa strategia.
“Dal momento che si tratta di una strategia con due «motori» di generazione di performance, la parte «long» e quella «short», entrambe basate sulla qualità della selezione dei titoli, gli investitori dovrebbero prestare la massima attenzione alla capacità, al processo di investimento ed all’esperienza dei gestori chiamati ad essere abili sia per le posizioni lunghe che per quelle corte. Tali capacità si riflettono tipicamente nel track record di performance (andamento della gestione attiva nel tempo) del gestore della strategia azionaria long-short. Altrettanto importante è poi l’esperienza dei gestori nel rispetto delle norme di liquidità Ucits dei portafogli in gestione”.
Ma in quali condizioni di mercato l’esposizione equity long/short performa meglio?
“La caratteristica della strategia long/short è quella di registrare rendimenti anche molto diversi rispetto agli investimenti azionari tradizionali (long-only) ma sempre con una minore volatilità e cali più contenuti dei rendimenti durante le maggiori fasi ribassiste. Durante i grandi rally dei mercati azionari, questa strategia tende a registrare performance inferiori sia agli indici di mercato che ai migliori gestori attivi di categoria. I gestori di fondi equity long-short possono però potenzialmente beneficiare di contesti di mercato in cui la correlazione di un singolo titolo diminuisce, il che significa che i prezzi delle azioni si muovono in una più ampia gamma di direzioni e non sono strettamente collegati tra loro. In questa fase, riteniamo che per un gestore ci possano essere maggiori opportunità, rispetto ad altri momenti, per selezionare sia i titoli vincenti che quelli perdenti” puntualizza Loredana La Pace che conclude indicando a quale tipologia di investitore possono interessare i fondi con questa strategia: “Mentre i mercati azionari scambiano a livelli massimi quasi da record e le valutazioni superano le medie storiche, il settore degli investimenti sembra maturo per nuove fonti di rendimento. In questo contesto, le strategie azionarie long-short sono ben posizionate per individuare i titoli più convincenti e rappresentano una possibile soluzione per gli investitori alla ricerca di fonti diversificate di rendimento. Queste strategie sono in grado di gestire in modo dinamico il rischio legato agli investimenti nel mercato azionario attraverso l’assunzione di posizioni «lunghe» su titoli con fondamentali favorevoli e posizioni «corte» su quelli con caratteristiche meno interessanti”.
ARTICOLO AD USO ESCLUSIVO DEGLI INVESTITORI PROFESSIONISTI E QUALIFICATI.
Tutti gli investimenti comportano dei rischi, tra cui la possibile perdita del capitale. Le opinioni espresse sono quelle dell’autore/autori alla data di pubblicazione del documento e possono variare in qualsiasi momento a causa di cambiamenti del mercato o delle condizioni economiche. Tutte le informazioni concernenti, i rendimenti attesi e le prospettive di mercato si basano sui risultati della ricerca, delle analisi e delle opinioni dell’autore/autori. Pertanto, talune conclusioni sono anche di natura speculativa e potrebbero quindi non realizzarsi. I rendimenti passati non sono indicativi dei risultati futuri. Tutti gli investimenti comportano rischi, tra cui la possibile perdita del capitale.