Carlo Benetti

Un metodo solido nella costruzione delle scelte di portafoglio

28 Ottobre 2015 11:27

financialounge -  Carlo Benetti cina GAM gestione attiva long short equity tassi di interesse USA
sta fase è indispensabile per l’investitore dotarsi di un metodo anche nella costruzione delle scelte di portafoglio, che tenga insieme la valutazione degli indicatori finanziari, che ad esempio sembrano delineare i presupposti di un rally di fine anno, come le numerose fonti di incertezza conosciute e quelle sconosciute (ma che potrebbero verificarsi). È questo il passaggio chiave contenuto nel commento analitico L’Alpha e il Beta del 26 ottobre a cura di Carlo Benetti, Head of Market Research & Business Innovation di GAM Italia Sgr.

Il manager, in questo momento, individua soprattutto due focolai di incertezza: la saga dei tassi americani, iniziata nel maggio del 2013 con il taper tantrum di Ben Bernanke (quando cioè iniziò a trapelare l’ipotesi di una riduzione degli acquisti di obbligazioni USA da parte della FED), e le implicazioni del rallentamento cinese sull’economia globale. E, se l’incertezza continua a regnare sovrana, il prossimo futuro sarà verosimilmente segnato da marcata volatilità.

“Ribadiamo quanto già detto in passato, ovvero affiancare alle strategie direzionali, comunque necessarie per partecipare alle fasi di rialzo, strategie finalizzate a mitigare il rischio di portafoglio” puntualizza Carlo Benetti secondo il quale quest’ultimo obiettivo viene assolto dalle strategie alternative o «market neutral». Per ottenere un portafoglio, o parte di esso, con volatilità prossima allo zero e attutire il rischio di trovarsi nella direzione sbagliata, la tecnica più classica è quella del «gioco delle coppie» o long/short.

“Coppie di titoli del medesimo settore vengono messe in opposizione nell’aspettativa del rialzo dell’una (long) e del ribasso dell’altra (short): il risultato sarà dato dal comportamento in relativo dei due titoli per cui anche in una fase di mercato negativa è sufficiente che il titolo in acquisto «perda meno» del titolo in vendita per realizzare un guadagno” spiega Carlo Benetti che poi ricorda come si possa perseguire lo stesso obiettivo con panieri di titoli lunghi (rialzisti), cioè su società si ritenga facciano utili superiori al consensus degli analisti di mercato nei successivi 12-18 mesi, e short (ribassisti), su quelle società i cui profitti si pensa che possano deludere.

D’altra parte un ambiente di aspettative di crescita debole degli utili aziendali è ideale per gestori che identificano i «winner» (le società vincenti) e i «loser» (le compagnie perdenti)” tramite le valutazioni sugli utili futuri. “Il portafoglio scommetterà sul successo di quelle società con maggiore visibilità di utili (ad esempio nei settori dei consumi o dell’health care) opposte a società con fondamentali deteriorati (industriali, servizi ciclici). Questo tipo di strategie finalizzate a neutralizzare l’effetto mercato con le tecniche “long/short” (ricerca di “alpha”) affiancate alle strategie direzionali (a “beta” di mercato”) concorrono alla stabilizzazione della componente azionaria di un portafoglio” sostiene Carlo Benetti che preferisce contrapporre all’incertezza, che appartiene alla dimensione esistenziale dell’uomo, le tecniche di gestione attiva che non smetteranno mai di innovare e di affinarsi. “L’asset management è dunque un cantiere le cui novità vengono rapidamente diffuse e condivise, sia tra le case d’investimento e i partner e sia tra i consulenti e gli investitori” conclude Carlo Benetti.

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