Europa

Long-short, riuscire a muoversi tra gli alti e bassi dei mercati

12 Novembre 2015 10:55

financialounge -  Europa Gianrito Nicodemo long short equity Pasquale Corvino strategia pair trades utili Zest Asset Management
gior parte dei fondi comuni tradizionali e degli ETF ha movimenti uni-direzionali: segue cioè l’andamento del mercato di riferimento. Per esempio un ETF e un fondo azionario USA si muovono verso l’alto o verso il basso in corrispondenza, rispettivamente, di un rialzo o di un calo dell’indice S&P500 di Wall Street. I fondi che invece adottano strategie alternative possono essere decorrelati rispetto all’indice di mercato (ovvero muoversi anche in controtendenza rispetto al movimento dell’indice) o anche riuscire a guadagnare pure in un contesto di Borsa in calo.

Tramite la strategia long–short equity, il gestore può assumere posizioni sia al rialzo (long) che al ribasso (short), su Borse, settori e addirittura singoli titoli: se per esempio, nell’ambito della Borsa USA scegliesse di essere long (rialzista) sul settore tecnologico e short (ribassista) sul petrolifero e il primo registrasse -5% e il secondo -10%, mentre l’S&P500 perdesse l’8%, realizzerebbe un guadagno del +5% (cioè la differenza tra -5% del settore tecnologico e il +10%, cambiato di segno perché l’investimento è al ribasso, dei petroliferi) pur in un contesto negativo di mercato.

A questo proposito siamo andati a scoprire le scelte di portafoglio recenti di due gestori di Zest Asset Management che adottano la strategia long – short equity per i loro portafogli: Gianrito Nicodemo, Portfolio Manager del comparto [tooltip-fondi codice_isin="lu1216091931"]Zest Mediterraneus Absolute Value[/tooltip-fondi] (un prodotto con strategia Long/short Equity), e Pasquale Corvino, Portfolio Manager del fondo [tooltip-fondi codice_isin="LU1216084993"]Zest North America Pairs Relative[/tooltip-fondi] (altro comparto con approccio Long/short Equity).

“Le banche centrali continuano a determinare il momento di svolta positiva per i mercati finanziari. All’intervento di Draghi è seguito il taglio tassi da parte della Banca Centrale Cinese in quello che è sembrato a tutti un intervento coordinato per riportare la calma sui listini mondiali. Noi ci eravamo preparati a questo tipo di eventualità aumentando l’esposizione e acquistando volatilità al rialzo, ciononostante però il nostro portafoglio non è riuscito ad registrare al meglio la direzionalità impartita per due ragioni: una forte performance del Dax (a cui siamo sottoesposti) e una scarsa esposizione nei settori che più hanno rimbalzato (come l’auto e il food and beverage)” commenta Gianrito Nicodemo che rimane della convinzione che l’Europa rappresenti ancora una buona opportunità d’investimento soprattutto nell’area periferica, opportunità che cercherà di cogliere con le cautele tipiche del proprio approccio visto il particolare momento di mercato e continuando a parlare e ad incontrare il management delle società quotate di modo da coniugare al meglio un buon feeling con il mercato e l’andamento del fondo.

Pasquale Corvino, dal canto suo, rileva come la stagione degli utili aziendali si sia dimostrata migliore di quanto temuto e la reazione a tali risultati è stata piuttosto ampia: un andamento positivo supportato inoltre da un numero di annunci di fusioni e acquisizioni piuttosto consistente. “Tuttavia le stime sugli utili futuri continuano ad essere riviste al ribasso, lasciandoci meno ottimisti sul potenziale apprezzamento del mercato azionario. Nel corso del mese abbiamo gestito l’eccessiva dispersione mantenendo una volatilità contenuta in un contesto difficile” afferma il manager per il quale il livello di dispersione tuttora molto elevato associato ad una rotazione settoriale molto limitata rappresenta un ottimo contesto per la sua strategia di pair trades (la strategia che investe al rialzo su un titolo e al ribasso su un altro titolo dello stesso settore) in nicchie di mercato considerate dislocate. Per tali ragioni Pasquale Corvino, aspettandosi una maggiore rotazione di titoli e settoriale, al momento, a fronte di una esposizione lorda leggermente superiore al 100%, preferisce assumerne una netta (come differenza tra la lorda, rialzista, e la short, ribassista) prossima allo zero.

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