David Lafferty
La necessità di coprire l’incertezza sull’Euro
17 Novembre 2015 11:35
ti e bassi, dall’inizio dell’anno al 12 novembre scorso l’euro ha registrato dei deprezzamenti sulle principali valute estere: dal dollaro (-11,6%) allo yen giapponese (-9,2%), dalla sterlina (-9,3%) al franco svizzero (-10,4%). Una tendenza che, alla luce del QE (quantitative easing) della BCE potrebbe vedere un indebolimento della valuta unica anche nel 2016 offrendo interessanti opportunità: in quest’ottica, molti asset manager consigliano di diversificare il portafoglio a livello valutario.
Tuttavia, sebbene questa raccomandazione può ampliare le fonti di rendimento e contribuire a stabilizzare le performance, è importante per gli investitori comprendere le potenziali implicazioni per il portafoglio. Le politiche divergenti delle banche centrali, il rallentamento della Cina, il crollo dei prezzi delle commodity, le tensioni geopolitiche internazionali, suggeriscono che la volatilità delle valute continuerà anche nei prossimi mesi: com'è possibile per gli investitori mitigare tali rischi?
“In primo luogo, non è detto che il dollaro continuerà ad apprezzarsi, almeno non allo stesso ritmo. È sbagliato pensare che il biglietto verde continuerà a rafforzarsi semplicemente perché la Fed aumenterà i tassi in un certo momento in futuro” fa presente David Lafferty, Chief Market Strategist Natixis Global Asset Management, che, in secondo luogo, rileva come la volatilità delle valute costituisca in ogni caso un valido motivo per gli investitori per diversificare la propria asset allocation al di fuori dei propri mercati domestici.
“Quando si diversificano investimenti azionari e obbligazionari a livello globale, si diversifica anche la propria esposizione valutaria. Spesso, i movimenti valutari possono mitigare i movimenti degli asset sottostanti” puntualizza infatti il manager. Infine, occorre che gli investitori comprendano se e come debba essere adottata una copertura nei confronti dei movimenti valutari all’interno dei propri portafogli. I portafogli contenenti azioni ed obbligazioni estere possono essere scoperti (in termini di completa esposizione al cambio valutario), parzialmente coperti, o completamente coperti. Quando la volatilità sui mercati valutari è bassa o moderata, l'esposizione valutaria può aiutare a diversificare e a ridurre il rischio. Ma quando la volatilità delle valute aumenta, gli investitori potrebbero essere presi alla sprovvista da perdite sulla componente valutaria che possono affondare il rendimento degli asset sottostanti. Per tale motivo, per David Lafferty fare affidamento su gestori con una strategia di copertura ben definita può consentire agli investitori di dormire sonni tranquilli.
Tuttavia, sebbene questa raccomandazione può ampliare le fonti di rendimento e contribuire a stabilizzare le performance, è importante per gli investitori comprendere le potenziali implicazioni per il portafoglio. Le politiche divergenti delle banche centrali, il rallentamento della Cina, il crollo dei prezzi delle commodity, le tensioni geopolitiche internazionali, suggeriscono che la volatilità delle valute continuerà anche nei prossimi mesi: com'è possibile per gli investitori mitigare tali rischi?
“In primo luogo, non è detto che il dollaro continuerà ad apprezzarsi, almeno non allo stesso ritmo. È sbagliato pensare che il biglietto verde continuerà a rafforzarsi semplicemente perché la Fed aumenterà i tassi in un certo momento in futuro” fa presente David Lafferty, Chief Market Strategist Natixis Global Asset Management, che, in secondo luogo, rileva come la volatilità delle valute costituisca in ogni caso un valido motivo per gli investitori per diversificare la propria asset allocation al di fuori dei propri mercati domestici.
“Quando si diversificano investimenti azionari e obbligazionari a livello globale, si diversifica anche la propria esposizione valutaria. Spesso, i movimenti valutari possono mitigare i movimenti degli asset sottostanti” puntualizza infatti il manager. Infine, occorre che gli investitori comprendano se e come debba essere adottata una copertura nei confronti dei movimenti valutari all’interno dei propri portafogli. I portafogli contenenti azioni ed obbligazioni estere possono essere scoperti (in termini di completa esposizione al cambio valutario), parzialmente coperti, o completamente coperti. Quando la volatilità sui mercati valutari è bassa o moderata, l'esposizione valutaria può aiutare a diversificare e a ridurre il rischio. Ma quando la volatilità delle valute aumenta, gli investitori potrebbero essere presi alla sprovvista da perdite sulla componente valutaria che possono affondare il rendimento degli asset sottostanti. Per tale motivo, per David Lafferty fare affidamento su gestori con una strategia di copertura ben definita può consentire agli investitori di dormire sonni tranquilli.
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