BlackRock
Istituzionali, più liquidità e fonti alternative di reddito
15 Dicembre 2015 13:44
la metà degli investitori istituzionali ha intenzione di aumentare la liquidità in portafoglio nei prossimi 12-24 mesi al fine di creare i presupposti per ulteriori manovre future, in particolare nella previsione di aumentare l’esposizione alle asset class più rischiose.
È questa una delle maggiori evidenze emerse dalla ricerca di BlackRock sulle compagnie assicurative mondiali, con un focus sull’area Europa. Un’indagine che consente di comprende come stia aumentando, nell’attuale contesto di mercato, la propensione al rischio assunta dagli investitori istituzionali nella gestione dei portafogli finalizzata, da un lato, nel proteggere i margini di profitto e, dall’altro, nel coprire le passività di lungo termine.
A questo proposito, è importante notare come l’82% degli assicuratori stia pianificando di aumentare gli investimenti alternativi in asset a generazione di rendimento quali per esempio il debito immobiliare nel settore commerciale, il prestito diretto alle PMI e i mutui commerciali. Una scelta, quest’ultima, dettata, da un lato, dalla lunga esperienza maturata dalle compagnie assicurative negli investimenti in titoli obbligazionari (anche societari) e, dall’altro, dallo spazio che si è venuto a creare dalla minore propensione a investire in questo settore da parte delle banche.
In Europa e nel resto del mondo, i requisiti patrimoniali più severi previsti dalla direttiva Solvency II ((la direttiva dell'Unione europea che ha lo scopo di estendere la normativa di Basilea II (che richiede maggiori solidità finanziarie al settore assicurativo e che entrerà in vigore il primo gennaio 2016) stanno spingendo le compagnie assicurative, in particolare quelle con i ratio di solvibilità più bassi, a favorire gli strumenti a reddito fisso investment grade e a diversificare con minori requisiti di solidità patrimoniale. In base ai dati raccolti dall’indagine, il numero di istituzionali intenzionati ad aumentare l'esposizione verso il reddito fisso di categoria investment grade è quasi raddoppiato, passando dal 24% di un anno fa all'attuale 45%. Non solo. Le compagnie assicurative con i ratio di solvibilità più elevati possono spingersi oltre investendo in strategie che comportano maggiori oneri patrimoniali.
Infine, per quanto riguarda le preoccupazioni relative alla liquidità, da usare come riserva per sfruttare le opportunità che si verranno a creare sui mercati finanziari, più di due terzi degli assicuratori hanno affermato che la mancanza di liquidità ostacola gli investimenti nel reddito fisso e quasi tre quarti ritengono che la liquidità rappresenti un problema rispetto ai livelli pre-crisi finanziaria. Ne deriva che più di due terzi delle compagnie assicurative prevedono un uso più estensivo di derivati e degli etf.
È questa una delle maggiori evidenze emerse dalla ricerca di BlackRock sulle compagnie assicurative mondiali, con un focus sull’area Europa. Un’indagine che consente di comprende come stia aumentando, nell’attuale contesto di mercato, la propensione al rischio assunta dagli investitori istituzionali nella gestione dei portafogli finalizzata, da un lato, nel proteggere i margini di profitto e, dall’altro, nel coprire le passività di lungo termine.
A questo proposito, è importante notare come l’82% degli assicuratori stia pianificando di aumentare gli investimenti alternativi in asset a generazione di rendimento quali per esempio il debito immobiliare nel settore commerciale, il prestito diretto alle PMI e i mutui commerciali. Una scelta, quest’ultima, dettata, da un lato, dalla lunga esperienza maturata dalle compagnie assicurative negli investimenti in titoli obbligazionari (anche societari) e, dall’altro, dallo spazio che si è venuto a creare dalla minore propensione a investire in questo settore da parte delle banche.
In Europa e nel resto del mondo, i requisiti patrimoniali più severi previsti dalla direttiva Solvency II ((la direttiva dell'Unione europea che ha lo scopo di estendere la normativa di Basilea II (che richiede maggiori solidità finanziarie al settore assicurativo e che entrerà in vigore il primo gennaio 2016) stanno spingendo le compagnie assicurative, in particolare quelle con i ratio di solvibilità più bassi, a favorire gli strumenti a reddito fisso investment grade e a diversificare con minori requisiti di solidità patrimoniale. In base ai dati raccolti dall’indagine, il numero di istituzionali intenzionati ad aumentare l'esposizione verso il reddito fisso di categoria investment grade è quasi raddoppiato, passando dal 24% di un anno fa all'attuale 45%. Non solo. Le compagnie assicurative con i ratio di solvibilità più elevati possono spingersi oltre investendo in strategie che comportano maggiori oneri patrimoniali.
Infine, per quanto riguarda le preoccupazioni relative alla liquidità, da usare come riserva per sfruttare le opportunità che si verranno a creare sui mercati finanziari, più di due terzi degli assicuratori hanno affermato che la mancanza di liquidità ostacola gli investimenti nel reddito fisso e quasi tre quarti ritengono che la liquidità rappresenti un problema rispetto ai livelli pre-crisi finanziaria. Ne deriva che più di due terzi delle compagnie assicurative prevedono un uso più estensivo di derivati e degli etf.