cina
Idee di Investimento – Azioni – 21 dicembre 2015
21 Dicembre 2015 10:21
mplesso, quanto si ritiene soddisfatto dei suoi prodotti di investimento? A questa domanda, il 51% delle famiglie italiane ha risposto positivamente (dichiarando di essere cioè soddisfatto): si tratta di 10 punti percentuali in più rispetto al 41% di un anno fa. È questa una delle principali evidenze che è emersa nell’edizione autunnale dell’Osservatorio ANIMA – GfK sul risparmio delle famiglie italiane, l’indagine periodica che ha come obiettivo quello di indagare sui comportamenti finanziari delle famiglie italiane in funzione dei loro progetti. Tuttavia, come ricordato nell’articolo “Famiglie italiane, soddisfatte degli investimenti ma poco informate”, se gli investitori si dichiarano soddisfatti dei loro investimenti, nel complesso dedicano ancora molto poco tempo all’informazione finanziaria e alla gestione dei propri risparmi: infatti ben il 53% degli investitori afferma di non dedicarsi a questa attività, mentre il 24% dedica ad essa qualche ora all’anno, il 18% qualche ora al mese e soltanto il 2% qualche ora alla settimana.
Un vero peccato, perché così facendo sono preda delle facili illusioni del «fa da te» che può portare a investire molto se non tutto anche in un solo titolo. Come abbiamo avuto modo di spiegare nell’articolo “Alibaba, perché preferire un fondo azionario settore hi tech”, è sempre meglio diversificare e, se proprio si intende puntare su un settore, farlo tramite un fondo azionario specializzato. Per esempio, un buon fondo azionario specializzato sul settore tecnologico rappresenta una scelta efficace per investire in molte decine di titoli dell’hi tech. A tale proposito, il fondo [tooltip-fondi codice_isin="lu0099574567"]Fidelity Global Technology[/tooltip-fondi] ha registrato un rialzo del +33,9% dal 19 settembre 2014 a oggi ma con una perdita massima limitata al 14 per cento. Da inizio anno, invece, il fondo [tooltip-fondi codice_isin="LU0099574567"]JPM Europe Technology[/tooltip-fondi] di J.P. Morgan Asset management ha messo a segno un rialzo del valore della quota del 22,7% con una perdita massima del 9,8%.
Proprio il settore tecnologico è tra i preferiti dalla Pictet Asset Management Strategy Unit (PSU), il gruppo di investimento responsabile delle linee guida di asset allocation in ambito azionario e obbligazionario, nonché in materia di valute e di commodity. “A livello settoriale, confermiamo un moderato orientamento ciclico, con una preferenza per i titoli meno esposti al rialzo dei tassi di interesse. Continuiamo a sovrappesare i titoli tecnologici, in quanto gli elevati livelli di liquidità e la solida crescita degli utili dovrebbero consentire a queste aziende di far fronte a costi di finanziamento più elevati” hanno infatti commentato gli esperti della PSU nell’articolo “Borsa, quella marcia in più del settore tecnologico”.
In tutti i casi, come sottolinea nell’articolo “Outlook 2016: più volatilità, più prudenza, più selezione”, Antonio Bottillo, Executive Managing Director per l’Italia di Natixis Global Asset Management, il prossimo anno non contribuiranno a condizionare i mercati soltanto dinamiche di tipo macro come le politiche monetarie o la crescita economica in Cina ma anche tensioni geopolitiche ed eventi legati alla vita politica di alcuni paesi chiave come gli Stati Uniti. “Nelle analisi degli investitori avranno certamente un peso anche trend di lungo periodo e tematiche legate alla sostenibilità del pianeta, come le disuguaglianze sociale o gli investimenti a basso impatto climatico” ha inoltre aggiunto Antonio Bottillo.
A questo proposito, per coloro che volessero coniugare un investimento in azioni USA con criteri SRI (socially responsible investment) è disponibile sul mercato il Legg Mason ClearBridge US Equity Sustainability Leaders, il nuovo comparto azionario USA socialmente responsabile di Legg Mason Global Asset Management la cui gestione sarà affidata a ClearBridge Investments (casa d’investimento del Gruppo). Il comparto, come argomentato nell’articolo “Al via un nuovo fondo azionario USA socialmente responsabile”, prevede un portafoglio concentrato, composto di norma da 30-50 titoli di società multi-cap (ovvero senza alcuna restrizione tra large, mid e small cap), orientato alla ricerca di compagnie interessanti sotto il profilo finanziario e che vantino una leadership riconosciuta a livello ambientale, sociale e di governance (ESG), oppure che mostrino la volontà di intraprendere un percorso di crescita in questa direzione.
Infine, per coloro che intendessero diversificare il portafoglio azionario ricercando opportunità in Cina, può essere interessante sapere che Louisa Lo, Head of Greater China Equities, Schroders, adotta una selezione bottom-up (selezione dei singoli titoli) tramite la quale cerca di individuare le società potenzialmente in grado di generare valore. In quest’ottica, la manager continua a focalizzarsi sugli investimenti in società che hanno modelli aziendali sostenibili e flussi di cassa robusti. “Sul mercato cinese, continuiamo ad essere sovrappesati nei settori dei servizi e dei consumi, incluso internet, turismo e istruzione, per via del nostro outlook positivo di lungo termine sulla domanda di consumi. Abbiamo anche investito selettivamente nelle società che possono beneficiare da politiche statali di sostegno, inclusi i titoli delle aziende che producono materiale ferroviario, di quelle focalizzate sulla tutela dell’ambiente e di quelle attive nel comparto delle energie rinnovabili e alternative” riferisce nell’articolo “Cina, focus sui modelli aziendali sostenibili e flussi di cassa robusti”, Louisa Lo che, invece, preferisce essere prudente sul settore bancario, dato l’aumento dei rischi legati alla qualità degli attivi e il declino dei margini netti sugli interessi: la manager,infine, è ampiamente sottopesata sui titoli petroliferi ed energetici.
Un vero peccato, perché così facendo sono preda delle facili illusioni del «fa da te» che può portare a investire molto se non tutto anche in un solo titolo. Come abbiamo avuto modo di spiegare nell’articolo “Alibaba, perché preferire un fondo azionario settore hi tech”, è sempre meglio diversificare e, se proprio si intende puntare su un settore, farlo tramite un fondo azionario specializzato. Per esempio, un buon fondo azionario specializzato sul settore tecnologico rappresenta una scelta efficace per investire in molte decine di titoli dell’hi tech. A tale proposito, il fondo [tooltip-fondi codice_isin="lu0099574567"]Fidelity Global Technology[/tooltip-fondi] ha registrato un rialzo del +33,9% dal 19 settembre 2014 a oggi ma con una perdita massima limitata al 14 per cento. Da inizio anno, invece, il fondo [tooltip-fondi codice_isin="LU0099574567"]JPM Europe Technology[/tooltip-fondi] di J.P. Morgan Asset management ha messo a segno un rialzo del valore della quota del 22,7% con una perdita massima del 9,8%.
Proprio il settore tecnologico è tra i preferiti dalla Pictet Asset Management Strategy Unit (PSU), il gruppo di investimento responsabile delle linee guida di asset allocation in ambito azionario e obbligazionario, nonché in materia di valute e di commodity. “A livello settoriale, confermiamo un moderato orientamento ciclico, con una preferenza per i titoli meno esposti al rialzo dei tassi di interesse. Continuiamo a sovrappesare i titoli tecnologici, in quanto gli elevati livelli di liquidità e la solida crescita degli utili dovrebbero consentire a queste aziende di far fronte a costi di finanziamento più elevati” hanno infatti commentato gli esperti della PSU nell’articolo “Borsa, quella marcia in più del settore tecnologico”.
In tutti i casi, come sottolinea nell’articolo “Outlook 2016: più volatilità, più prudenza, più selezione”, Antonio Bottillo, Executive Managing Director per l’Italia di Natixis Global Asset Management, il prossimo anno non contribuiranno a condizionare i mercati soltanto dinamiche di tipo macro come le politiche monetarie o la crescita economica in Cina ma anche tensioni geopolitiche ed eventi legati alla vita politica di alcuni paesi chiave come gli Stati Uniti. “Nelle analisi degli investitori avranno certamente un peso anche trend di lungo periodo e tematiche legate alla sostenibilità del pianeta, come le disuguaglianze sociale o gli investimenti a basso impatto climatico” ha inoltre aggiunto Antonio Bottillo.
A questo proposito, per coloro che volessero coniugare un investimento in azioni USA con criteri SRI (socially responsible investment) è disponibile sul mercato il Legg Mason ClearBridge US Equity Sustainability Leaders, il nuovo comparto azionario USA socialmente responsabile di Legg Mason Global Asset Management la cui gestione sarà affidata a ClearBridge Investments (casa d’investimento del Gruppo). Il comparto, come argomentato nell’articolo “Al via un nuovo fondo azionario USA socialmente responsabile”, prevede un portafoglio concentrato, composto di norma da 30-50 titoli di società multi-cap (ovvero senza alcuna restrizione tra large, mid e small cap), orientato alla ricerca di compagnie interessanti sotto il profilo finanziario e che vantino una leadership riconosciuta a livello ambientale, sociale e di governance (ESG), oppure che mostrino la volontà di intraprendere un percorso di crescita in questa direzione.
Infine, per coloro che intendessero diversificare il portafoglio azionario ricercando opportunità in Cina, può essere interessante sapere che Louisa Lo, Head of Greater China Equities, Schroders, adotta una selezione bottom-up (selezione dei singoli titoli) tramite la quale cerca di individuare le società potenzialmente in grado di generare valore. In quest’ottica, la manager continua a focalizzarsi sugli investimenti in società che hanno modelli aziendali sostenibili e flussi di cassa robusti. “Sul mercato cinese, continuiamo ad essere sovrappesati nei settori dei servizi e dei consumi, incluso internet, turismo e istruzione, per via del nostro outlook positivo di lungo termine sulla domanda di consumi. Abbiamo anche investito selettivamente nelle società che possono beneficiare da politiche statali di sostegno, inclusi i titoli delle aziende che producono materiale ferroviario, di quelle focalizzate sulla tutela dell’ambiente e di quelle attive nel comparto delle energie rinnovabili e alternative” riferisce nell’articolo “Cina, focus sui modelli aziendali sostenibili e flussi di cassa robusti”, Louisa Lo che, invece, preferisce essere prudente sul settore bancario, dato l’aumento dei rischi legati alla qualità degli attivi e il declino dei margini netti sugli interessi: la manager,infine, è ampiamente sottopesata sui titoli petroliferi ed energetici.
Trending