A-share
Sindrome cinese, pesa il sentiment negativo degli investitori
11 Gennaio 2016 11:06
d’anno molto difficile per i mercati finanziari di tutto il mondo, trainato al ribasso da una nuova forte correzione degli indici azionari cinesi e dalla nuova svalutazione del renminbi.
Tuttavia, secondo BlackRock, si dovrebbe trattare di una «replica» di quanto accaduto l’estate scorsa, piuttosto che l'inizio di un mercato orso: la reazione del mercato statunitense potrebbe inoltre essere stata esagerata. L’indice S&P500 di Wall Street ha perso circa sei punti percentuali tra il 4 e l’8 gennaio ma, benché si tratta chiaramente di un inizio inquietante, secondo BlackRock non dovrebbe essere un cattivo presagio sul futuro degli indici azionari USA. Intatti, mentre il settore manifatturiero è debole, l'economia americana nel suo insieme rimane in forma e, inoltre, si manifestano segnali di miglioramento nell'economia in Europa.
“Non vediamo quanto accaduto nella prima settimana del 2016 come l'inizio di un mercato orso, quanto piuttosto un attacco di panico che sta pesando sul sentiment degli investitori. D’altra parte, sono pochi gli investitori al di fuori della Cina che hanno un’esposizione diretta al mercato delle azioni A-share cinesi” fanno notare gli esperti di BlackRock, secondo i quali, sebbene l'attuale indebolimento del renminbi possa essere una mossa preventiva per preparare l'impatto valutario relativo al previsto rialzo dei tassi della Fed nel 2016, averlo stimolato proprio in concomitanza di questa correzione di Borsa non è stato particolarmente azzeccato da parte delle autorità monetarie di Pechino.
Ad ogni modo, la H-share cinesi, che sono trattate sul listino di Hong Kong e sono disponibili principalmente agli investitori non cinesi, offrono valutazioni migliori rispetto alle A-share quotate in Cina. BlackRock, ritiene che il pessimismo sia già incorporato nei prezzi delle H-share, ma, dal momento che è attesa una maggiore volatilità nel breve termine, è meglio pazientare prima di aggiungere ulteriori posizioni in portafoglio.
Tuttavia, secondo BlackRock, si dovrebbe trattare di una «replica» di quanto accaduto l’estate scorsa, piuttosto che l'inizio di un mercato orso: la reazione del mercato statunitense potrebbe inoltre essere stata esagerata. L’indice S&P500 di Wall Street ha perso circa sei punti percentuali tra il 4 e l’8 gennaio ma, benché si tratta chiaramente di un inizio inquietante, secondo BlackRock non dovrebbe essere un cattivo presagio sul futuro degli indici azionari USA. Intatti, mentre il settore manifatturiero è debole, l'economia americana nel suo insieme rimane in forma e, inoltre, si manifestano segnali di miglioramento nell'economia in Europa.
“Non vediamo quanto accaduto nella prima settimana del 2016 come l'inizio di un mercato orso, quanto piuttosto un attacco di panico che sta pesando sul sentiment degli investitori. D’altra parte, sono pochi gli investitori al di fuori della Cina che hanno un’esposizione diretta al mercato delle azioni A-share cinesi” fanno notare gli esperti di BlackRock, secondo i quali, sebbene l'attuale indebolimento del renminbi possa essere una mossa preventiva per preparare l'impatto valutario relativo al previsto rialzo dei tassi della Fed nel 2016, averlo stimolato proprio in concomitanza di questa correzione di Borsa non è stato particolarmente azzeccato da parte delle autorità monetarie di Pechino.
Ad ogni modo, la H-share cinesi, che sono trattate sul listino di Hong Kong e sono disponibili principalmente agli investitori non cinesi, offrono valutazioni migliori rispetto alle A-share quotate in Cina. BlackRock, ritiene che il pessimismo sia già incorporato nei prezzi delle H-share, ma, dal momento che è attesa una maggiore volatilità nel breve termine, è meglio pazientare prima di aggiungere ulteriori posizioni in portafoglio.