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Azioni Europa, avvantaggiarsi della recente debolezza del mercato

21 Gennaio 2016 09:12

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eniamo che il mercato azionario europeo continui ad offrire una storia di ripresa allettante e che, nonostante le preoccupazione sulla crescita dei Mercati Emergenti (Cina in particolare), il tema della ripresa autonoma dell’Europa sia intatto e gli investitori dovrebbero quindi avvantaggiarsi della recente debolezza del mercato” dichiara Rory Bateman, Head of UK & European Equities di Schroders, che, a sostegno della sua tesi, cita la crescita degli utili nell’Eurozona attorno al 10% nel 2015: un ritmo superiore all’espansione a cifra singola dei profitti dello S&P500 americano. Certo, non mancheranno gli ostacoli e i problemi sulla strada del potenziale recupero dei listini azionari europei a cominciare dai rischi valutari e politici.

“L’euro più debole è stato un fattore significativo per l’aumento dei profitti aziendali 2015, tuttavia continuiamo a credere che ci sia un eccesso di capacità in molti settori, che dovrebbe essere sfruttato meglio nei prossimi mesi, dando luogo a sua volta a un’espansione dei margini di profitto. La continua, sebbene a bassa crescita, ripresa economica in Europa dovrebbe fornire un contesto ragionevole affinché la leva operativa e finanziaria guidino la profittabilità delle imprese” fa sapere Rory Bateman che, relativamente, all’euro, ritiene che vi siano pochi spazi per ulteriori cali significativi rispetto al dollaro.

“Mentre la traiettoria dell’aumento dei tassi negli USA è molto incerta, la politica monetaria estremamente accomodante nell’Eurozona sembra destinata a essere confermata in futuro, indicando che l’euro potrebbe rimanere debole ancora per diverso tempo. Tuttavia ulteriori deprezzamenti significativi dell’euro sembrano improbabili: ciò implica che il supporto per le imprese legato alla valuta diminuirà durante l’anno”.

Quali sono invece i potenziali rischi politici per il 2016? “Il più grande rischio per l’azionario europeo per il 2016, o al più tardi per il 2017, è il referendum nel Regno Unito sull’Unione Europea” puntualizza Rory Bateman che poi spiega: . “Il problema per i listini britannici è che questa incertezza potrebbe scoraggiare l’allocazione di capitali da parte di nuovi investitori. La potenziale mancanza di domanda potrebbe creare opportunità a livello di titoli individuali: sfrutteremo tali anomalie al meglio. In generale, tuttavia, a prescindere dal risultato, speriamo che al più presto ci sia un dibattito più approfondito e che il referendum avvenga il prima possibile”.

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