Federal Reserve

Fed sotto accusa: mette a rischio Wall Street

1 Febbraio 2016 15:42

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se della Federal Reserve sui tassi di interesse stanno mettendo in serio pericolo l’azionario americano, costringendo le banche d’affari di Wall Street a diventare bearish, cioè negative, sulle prospettive dei prossimi mesi, fino a prevedere che lo S&P 500 possa finire in area 1.700 punti.

Lo sostiene in particolare JP Morgan, che ha ridotto il proprio price target sull’S&P (formulato a fine 2015) da 2.200 all’attuale 2.000, citando proprio il comportamento della Fed. Secondo la banca d’affari la il mercato sta soffrendo a causa di pressioni divergenti con la Fed che stringe sui tassi in solitaria mentre nel resto del mondo le banche centrali allentano. Più la Fed stringe, è la tesi, più il dollaro si muove al rialzo e più vanno a picco i prezzi delle commodity. E intanto cresce il numero degli esperti che pensano che la Fed stia commettendo un errore. Molti fattori puntano a una fase positiva per Wall Street, come le attese di un’ondata di buy back o il fatto che il 70% dei risultati trimestrali pubblicati sinora abbia battuto le attese.

Ma il fattore Fed è destinato a mettere tutto questo in ombra almeno per I prossimi 3-6 mesi. A questo si aggiunga che il settore manifatturiero americano è in fase di contrazione mentre quello dei servizi sta rallentando. Una recessione sta diventando una possibilità che qualcuno prende in considerazione, ma le preoccupazioni principali riguardano il mercato, che secondo quanto dichiarato a CNBC dal capo dell’azionario USA e delle strategie quantitative di JP Morgan Dubravko Lakos-Bujas potrebbe imboccare una fase Orso, spingendo appunto in ribasso di un paio di centinaia di punti il principale indice di Wall Street.

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